Intervista a Giampiero Faraone

Protagoniste negli anni '90, sicure protagoniste anche nel prossimo decennio.
Nettuno e Parma si incontrano per l'ennesima volta nei play off, una sfida che dal 1994, l'anno in cui i tirrenici uscirono sconfitti dalla prima delle due finali consecutive contro i ducali, è mancata una sola volta, proprio la scorsa stagione.


Dopo il testa a testa conclusivo di fine regular season, che è servito a designare la squadra che giocherà in casa le ultime tre, spazio alla semifinale, il cui l'ultimo precedente risale al 1998, quando una drammatica garasette si risolse in favore della Danesi, che poi in finale travolse il Rimini per 4 a 1.
Penso che tra tutte le tre avversarie il Parma per noi rappresenti il pericolo maggiore – dice Giampiero Faraone, manager della Danesi Nettuno alla caccia dell'ottava finale scudetto consecutiva – chissà per quale motivo quando giocano contro di noi si esaltano in maniera particolare. Spuntarla non sarà facile neanche questa volta“.

La classicissima dei play off, così è stata ribattezzata, arriva dopo la sosta per il torneo di Harlem.
E' stato un peccato perché siamo stati costretti a fermarci in un ottimo momento, ma d'altro canto era un'interruzione prevista e non ci si poteva fare nulla, poi noi a dire il vero non giochiamo una partita vera dallo scorso 22 luglio. Abbiamo cercato in questo periodo di mantenere il ritmo giocando delle amichevoli“.

Qual è lo stato di forma della squadra al momento?
Direi buono, l'unico lanciatore che è con la nazionale è Diego Ricci, che al momento sta tirando molto bene; tutti gli altri pitcher sono rimasti alla base ed anche loro sono in condizione, così come il resto della squadra“.

Parma è un avversaria di cui ormai si conosce praticamente tutto, l'unico osservato speciale sembra essere proprio White, che in 63,1 riprese lanciate ha ottenuto una media pgl di 2,70, con 38 k e 12 basi.
Non sono delle cifre da capogiro, ma è un pitcher affidabile con gran controllo, riesce sempre a tenere la palla bassa. E' un'insidia in più per i nostri battitori“.

Già una settimana prima dal play ball della semifinale, Giampiero Faraone sembra aver già deciso la rotazione per la serie.
Non ci sono molte incognite, la prima partita la lancerà Ventura con Vigna eventualmente in rilievo, per la seconda a Nettuno Censale, che da quando ha superato i suoi problemi fisici è diventato uno dei nostri punti di forza. La prima a Parma, giovedì, invece la affiderò a Massimiliano Masin“.

Fare pronostici è difficile come sempre.
Giocheremo per vincere subito le prime due partite in casa e poi andare all'Europeo con il match point in tasca. In casa loro si esaltano, specialmente se di fronte si trovano il Nettuno. Sarà importante sfruttare al meglio il fattore campo per acquisire subito un buon vantaggio“.

E sull'altra semifinale?
Penso che il Rimini sia favorito, perché è decisamente più attrezzato per sfide di questo tipo. L'unica minaccia che gli può arrivare dal Grosseto è Green, che lanciando in due partite su cinque totali potrebbe essere la minaccia principale. Ma i favoriti rimangono pur sempre i romagnoli“.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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