Dopo Petruzzelli, Cretis, Vecchi e Rigoli quest'anno il Grosseto fornirà altri due giocatori alla nazionale per le prossime Olimpiadi: Carrozza e Ginanneschi.
Uno milita nel Grosseto ma è nativo di Matino ed in prestito dal Parma, il secondo è un grossetano puro.
Partiamo proprio da lui per una breve intervista.
Sei il terzo grossetano che rappresenterà l'Italia alle olimpiadi: una bella soddisfazione?
Indubbiamente anche se mi auguro che
presto ce ne siano degli altri.
Arrivi a questa convocazione dopo un campionato in cui hai fatto a volte il rilievo altre il partente a secondo delle esigenze, ti sei sempre adattato molto bene ma quale ruolo preferisci?
Pensando alle mie caratteristiche penso di essere prima di tutto un rilievo,all'occorenza posso anche partire,molto dipende dagli avversari.
In tutte le classifiche che riguardano i lanciatori sei sempre tra i primi se consideriamo solo gli italiani “veri”, a partire da quella degli strike out (media di uno a ripresa come lo scorso anno), dal numero di “k” rispetto alle basi ball, al basso numero di basi concesse: in quasi tutte queste classifiche l'avversario più diretto è il “vecchio” Cabalisti.
Ho tanto rispetto per questo lanciatore e ho senz'altro molto da imparare da lui, alla sua età è difficile mantenere una simile condizione atletica: spero di poterci arrivare anch'io in tali condizioni.
Ad Haarlem avete parlato della strategia da usare a Sidney?
Per quanto mi riguarda sarò sicuramente rilievo: rimane da decidere se lungo o corto,io credo corto. Punteremo, naturalmente, a vincere con l'Olanda e con il Sud Africa con Simontacchi e Newman.
Passiamo la parola al bomber Carrozza.
Dopo essere stato un protagonista assoluto nelle scorse Olimpiadi vincendo la media battuta ritorni ma con un'altra maglia.
Un'altra maglia ma la stessa grande soddisfazione; mi fa molto piacere ritornare con la maglia del Grosseto, una squadra che mi ha aiutato a tornare in nazionale dopo due stagioni non al meglio condizionate da infortuni e malanni vari.
Quest'anno sei arrivato sesto in assoluto e terzo tra gli italiani in media battuta: quindi una minore potenza (solo 3 fuoricampo) ma tante valide (66, terzo nel campionato).
Sì, molte valide con poche extrabase e pochi fuoricampo però, tra l'altro si sa che a Grosseto è difficile mandare la pallina oltre la recinzione. Tutto sommato è stata una buona annata anche per il fatto che non ho avuto cali di forma importanti.
Come ti sembra questa nazionale rispetto a quella del 1996: di solito abbiamo sempre avuto una nazionale forte in attacco e debole sul monte, ad Haarlem i battitori hanno lasciato a desiderare, sono cambiate le caratteristiche della squadra anche per l'arrivo degli oriundi?
Hai centrato il problema: è mancato l'attacco, il monte di lancio è stato eccellente. Comunque sono convinto che questa formazione è più forte in battuta , se non altro per la potenza che può sprigionare, l'attacco si equivale in quanto pur arrivando gli oriundi mancheranno due grandi come Ceccaroli e Cretis.
Come pensi di essere utilizzato a Sidney?
In Olanda ho sempre giocato in prima, devo dire che Di Pace non stava molto bene e quindi il posto dovrò giocarmelo con lui, poi potrò essere utilizzato come designato, non credo di avere chances come esterno.
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