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La storia di Leroy (1981) Film TV

Un film per la tv interpretato da un grande Louis Gossett Jr che interpreta la vita di Leroy Satchel Paige, il più grande lanciatore di colore.
Paige nacque a Mobile in Alabama e morì a Kansas City, nel Missouri nel 1982. Cominciò la carriera professionistica nel 1926, rimanendo fino al 1947 nella Negro League e con lui giocò anche Jost Gibson (Pittsburgh Crawfords), detto il Babe Ruth nero.
Paige militò in otto squadre e solo i pregiudizi razziali, all'epoca ancora molto forti, gli negarono la soddisfazione di raggiungere il traguardo della Major League allora ad appannaggio esclusivamente dei bianchi.
La fine di questa ingiusta situazione si ebbe nel 1948 quando i Brooklyn Dodgers ingaggiarono il nero Jack Robinson.
A Paige, ormai quarantenne, venne offerto un contratto da Bill Veeck, presidente dei Cleveland Indians. Satchel lanciò sette partite vincendone sei e chiudendo con 2.48 di P.G.L. arrivando addirittura a rilevare in una partita di World Series vinte dai Cleveland contro i Boston Braves.
Leroy rimase alcune stagioni a Cleveland, poi dal 1951 al 1953 giocò con i Browns di St. Louis e la sua carriera nelle Major si chiuse con un record di 28 vinte e 31 perse.
Nel 1965 addirittura a cinquantanove anni, fece una apparizione con i Kansas City Athletics lanciando tre riprese e diventando così il lanciatore più anziano che abbia mai lanciato nelle Major.
Nel 1971 entra nella Hall of Fame.

nnLa trama:
nSatchel è un ragazzo molto vivace e dopo l'ennesima bravata, anche in considerazione del fatto che è di colore, viene condannato a un campo di lavoro minorile all'età di undici anni.
Esce dal campo di lavoro cinque anni dopo, senza aver imparato nient'altro che a lanciare una palla, per questo il suo allenatore di baseball lo convince che quella può essere la sua strada.
Ma la madre pensa che sia meglio, per un nero, fare il becchino ma Satchel la convince che è talmente in gamba nel lanciare tanto da guadagnarsi la vita con il baseball.
La vita di un giocatore professionista per un nero non è affatto facile, un giorno mentre prepara il campo da gioco per i bianchi chiede di provare qualche lancio dal monte anche perché il lanciatore che sta giocando è molto scarso: va sul monte e gli presentano un battitore enorme e cattivo che lo costringe a lanciare senza scaldarsi; Leroy non si fa intimorire e gli rifila tre missili allibendolo.
L'allenatore è sbalordito ma gli confessa che, essendo nero, non può farlo lanciare (questa sarà la prima di tante delusioni causate dal colore della sua pelle).
Prova così con una squadra di semiprofessionisti, i Mobile Tigers, girovaghi del baseball che giocavano nei paesi sfidando le compagini locali.
Si afferma ben presto e nel 1926 entra nella Negro League con i Birmigham Black Barons.
Il giovane Peage riscuote un grandissimo successo anche dal punto di vista economico e la sua presenza basta per riempire gli stadi.
Durante il campionato incontra e si innamora di Lahoma Brown, che sarà il grande amore della sua vita.
Ormai è un lanciatore affermato e riesce a convincere i proprietari delle squadre della Negro League ad organizzare una partita esibizione contro una selezione di giovani della Major League, fra cui c'è anche il mitico Lou Gehring, Satchel scatena tutta la sua forza e la sua abilità: vince quella partita ma i giornalisti bianchi scrivono che è stata una farsa non ammettendo la superiorità della selezione di colore.
A questo punto va su tutte le furie, rompe il contratto con i Kansas City Monarks e convince anche gli altri giocatori di quella selezione a volare in Repubblica Domenicana per una tournè, vincono, e al ritorno Paige paga per tutti vedendosi radiare.
I soldi finiscono ben presto, la vita si fa dura e il suo orgoglio ferito non gli da pace. Vagabonda per tutti gli Stati Uniti in cerca di un ingaggio, ma la risposta è sempre negativa. Tocca il fondo facendo il fenomeno da baraccone.
Satchel è disperato, anche il braccio è malandato, i medici non gli danno molte speranze di tornare quello di prima, ma la sua fortuna è nella testardaggine e nell'amore per Lahoma che convince i proprietari della Negro League a reintegrarlo anche perchè nel frattempo aveva migliorato la palla curva. Paige torna sul campo e farà vedere di che stoffa è fatto.nn

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n
L I N K S

n
  • Negro Leaguen
  • Page 1n
  • Paige 2n
  • Baseball Hall Of Famennn
  • n
    C A S T

    n
  • Louis Gossett Jr. (Leroy”Satchel”Paige)n
  • Beverly Todd (Lahoma Brown)n
  • Cleavon Little (Rabbit)n
  • Ernie Barnes (Josh Gibson)n
  • Clifton Davis (CoolPapa Bell)n
  • Hal Williams (Roberts)n
  • Taylor Lacher (Announcer)n
  • John Beradino (Jake Wells)n
  • Jim Davis (I) (Mr. Wilkenson)n
  • Ossie Davis (Chuffy Russell)n
  • Tommie Stewart (Mama Paige)n
  • J.R. Horne (Mr. Andrews)n
  • Donnie Walker (Sugar Boy Porter)n
  • Don Blakely (Bartender)n
  • Candy Ann Brown (Ramona)n
  • Regia di Richard A. Collann
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    Gigi Zanetti

    Nel 1967, a 10 anni, comincia a giocare a Baseball nel Bologna B.C.Nel 1973 la società si trasferisce a Pianoro, quindi dopo gli anni di giovanile esordisce in serie D nel 1973 e in B nel 1976.Dopo poco tempo decide di intraprendere l'attività di allenatore, prima nel softball con la società Pianoro in serie C poi nella Squirell in A2.Un incontro con vecchi amici lo porterà a giocare ancora in C2 con la Ponticella, conquistando la promozione in C1, dal 1984/1992 fa parte anche dello staff tecnico.Il 1993 lo porta ad allenare negli Athletics Bologna in serie B e conquista i play-off.Nel 1994 come capo allenatore la promozione in A2 con la societa' di Ozzano E NEL 1996 allena a Sasso Marconi come assistente di Marco Avallone.La stagione 1997 e 1998 è in A2 con il Castenaso come coach mentre nel 1999 il salto in A1 nello staff tecnico della Fortitudo Bologna di Marco Avallone come capo allenatore dove raggiungerà il 5° posto in classifica.  

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    Gigi Zanetti

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