Intervista a Giardi, Presidente della T&A San Marino

Con l'intervista al Presidente Giardi della T&A San Marino siamo alla terza puntata della nostra iniziativa sui 10 Presidenti della Serie A1.
Cogliamo l'occasione per ringraziare la società sanmarinese per la disponibilità e gentilezza.

nnPresidente, come con gli altri suoi “colleghi”, iniziamo chiedendole come mai si diventa Presidenti di una società di Serie A1
nnChe dire, la realtà interna della società ha creato le condizioni per assumere questa carica. Faccio presente che a prescindere da questa responsabilità la società è gestita da un gruppo di amici per cui sostanzialmente le decisioni sono collegiali.

nnCome considera l'ultima stagione della sua squadra?
nnLa considero una stagione positiva. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi preposti sia in campionato che a livello europeo. Inoltre possiamo vantare un grande successo organizzativo con la gestione dell'ultima Coppa dei Campioni, a conferma che anche una piccola società può essere utile ed importante a tutto il movimento.

nnnnSecondo lei cosa bisognerebbe fare al massimo campionato italiano per consentirgli un salto di qualità sia tecnico che di immagine?
nnPer un salto di qualità servono mezzi economici, strutture, professionismo e un'attenzione diversa dei media. La conoscenza del batti e corri nel mondo giovanile e scolastico può invertire questa rotta.

nne allora quale sarebbe la formula ideale per il campionato di serie A1?
nnSi deve tornare ad un torneo di 12 squadre con play off per le prime quattro. Retrocessione per le due ultime classificate.

nnCosa ne pensa dell'uso delle mazze di legno e sull'utilizzazione degli oriundi?
nnIl problema oriundo va gestito in maniera diversa. Propongo il numero chiuso (tre per ogni società). Continuando di questo passo tra stranieri e oriundi si rischia di uccidere ogni vivaio giovanile penalizzando di fatto quelle società che lavorano con i giovani. Per quanto riguarda la scelta delle mazze di legno, fatta alla vigilia del campionato, devo dire che tecnicamente ha equilibrato il ruolo tra il lanciatore e il battitore ma è stato gestita in modo verticistico ed a penalizzato le società (non tutte). Sarebbe stato opportuno un periodo di transizione e portare tutto il movimento all'uso delle mazze di legno. Quando si prendono decisioni così importanti si devono cogliere anche gli aspetti economici che in questo caso hanno e continuano a pesare sui bilanci societari.

nnCosa ne pensa del nuovo statuto federale?
nNegli anni '70 la federazione sammarinese di baseball ha stipulato un accordo con la Fibs che ha consentito e consente alle società sammarinesi di partecipare ai campionati italiani. Tenendo conto di ciò il San Marino Baseball ha sempre rispettato le regole e le norme che consentono l'attività del baseball in Italia. Pertanto visto il nuovo statuto il San Marino Baseball non può che prendere atto di questa realtà ed auspica che le novità contenute possano tramutarsi in senso positivo per tutto il movimento.

nn… e una Lega delle società?, potrebbe favorire il rilancio del baseball italiano?
nnSarebbe un fatto altamente positivo per il baseball. Per realizzare ciò serve un salto culturale sia da parte della Fibs che da parte delle società. Solo il confronto ed il dialogo, anche aspro, può consentire la possibiltà di cercare e trovare le migliori soluzioni dei numerosi problemi che attanagliano il baseball.

nnSecondo lei, quale futuro potrà avere il baseball italiano con gli sponsor e il pubblico?
nnSenza sponsor e pubblico non esiste futuro nè per il baseball nè per altre realtà sportive.

nnnMa come si potrebbe aumentare la visibilità sui mezzi di comunicazione?
nnLa società è consapevole che deve fare un salto di qualità per i rapporti con i media. Dall'altra parte servono anche media capaci di raccogliere questa realtà importante del mondo sportivo sammarinese.
Servono mezzi economici più importanti per creare le migliori condizioni per un nuovo rapporto. Sono consapevole delle difficoltà esistenti per valorizzare un gioco particolarmente conosciuto a Cuba e negli Usa. Per questo motivo credo che sarebbe per tutti una bella soddisfazione realizzare questo sogno, non solo per i dirigenti ma soprattutto per i giovani che hanno scelto quest'attività.

nnInternet potrà essere il mezzo di rivincita per chi è ignorato dai “media” tradizionali?
nVa utilizzata con intelligenza. Non cogliere questa opportunità sarebbe puro autolesionismo. Il San Marino baseball cercherà con ogni mezzo l'utilizzo di questa nuova rete per informare tutti quanti della propria realtà.

nnPrima di salutare il Presidente Giardi, gli chiediamo della stagione alle porte, cosa si attende?
nIl primo obiettivo resta sempre la salvezza da raggiungersi magari con maggiore tranquillità rispetto all'anno passato. Non vogliamo però precluderci nessun traguardo e se riusciremo a creare una squadra che possa ambire ai play-off sarà davvero una grande soddisfazione

nnBeh allora Presidente IN BOCCA AL LUPO
Crepi :-Dn n

Andrea Perari

Andrea Perari, 57 anni, è nato a Perugia ma vive a Rimini dal 1977. Sposato con Nicoletta e papà di Filippo, lavora come vice-capo servizio della redazione sportiva del "Corriere Romagna". Ha collaborato anche con "Superbasket", come corrispondente riminese per partite e interviste. La sua carriera nasce però dal batti e corri. Nel 1986, infatti, fresco di maturità scientifica, si occupa della pagina settimanale de "Il Fo" sull'allora Trevi Rimini. Nello stesso anno comincia l'avventura radiofonica, la sua vera passione, con trasmissioni settimanali sul baseball e soprattutto con le radiocronache delle partite interne ed esterne. Nel 1987 sbarca in Romagna la "Gazzetta di Rimini" e da collaboratore esterno per il baseball, Andrea finisce per essere assunto nel 1990 e diventare giornalista professionista nel maggio del 1992. Da allora ha sempre seguito in prima persona il baseball romagnolo per la Gazzetta (fino al fallimento del '93) e per il "Corriere di Rimini" dal 1993 ad oggi. Ha collaborato con "Tutto Baseball", "Baseball International", "Baseball & Softball", "Radio San Marino", "Radio Rimini" e nel 1999 con "Radio Icaro", riportando dopo tanti anni, con l'inseparabile collega e amico Carlo Ravegnani, le dirette radio dei Pirati in occasione della finali scudetto giocate a Nettuno dalla Semenzato. Super (a dir poco) appassionato di baseball americano, ama trascorrere le vacanze negli States o in Canada e ha già all'attivo una ventina di partite viste dal vivo a Toronto, Montreal, New York, Boston, Miami, Tampa Bay, Chicago, Los Angeles, San Diego, San Francisco e Oakland. Ha partecipato per anni al Fantasy Baseball della Cdm con ottimi risultati e...dollari guadagnati, e tra i sogni nel cassetto c'è quello di commentare su tv locali o nazionali le partite delle Major League.

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