Rinaldi: sono con Dalla Noce

Rossano Rinaldi, 40enne presidente del Cus Parma, era in prima fila venerdì 12 gennaio quando la ‘squadra’ di Everardo Dalla Noce si è presentata proprio presso la sede del Centro Universitario Sportivo.
Non mi nascondo dietro un dito risponde Rinaldi a precisa domanda ho deciso di sostenere Everardo Dalla Noce perché credo nel suo programma e credo nella necessità di rinnovare il baseball italiano.
Detto da un parmigiano, è qualcosa che suona come molto significativo… Perchè, un parmigiano non può essere in disaccordo con Aldo Notari? Sia chiaro, io riconosco i meriti della presidenza Notari. E’ stato ed è un grande dirigente. Ma ho l’impressione che abbia perso di vista l’interesse del movimento. Mi spiego: io, o meglio, noi crediamo che lo sviluppo del baseball italiano passi attraverso l’allargamento della base e la visibilità del vertice. Qui abbiamo una federazione che continua a parlare della partecipazione delle nazionali a tornei in capo al mondo e uno sport del quale non parla nessuno.
Inutile che le chieda un giudizio sul movimento, quindi… Credo di aver risposto…Sono presidente da 4 anni. Il primo l’ho passato a capire dove mi trovavo, senza pronunciarmi mai. Dal secondo ho capito che lo sport in sé mi piace moltissimo ma che la politica federale non era quella giusta.
Altro da dire ad Aldo Notari? Che lo ringrazio…
E perché, se posso chiederlo? Perchè nel gennaio di 4 anni fa mi ha convinto ad entrare in questo mondo e questa è una cosa della quale gli sarò sempre grato!.

A proposito di 4 anni fa, dottor Rinaldi, racconti ai frequentatori di baseball.it come divenne presidente…Capitò che la famiglia Donzelli non fosse più in grado di portare avanti la gestione della società. Una mattina, ricordo precisamente che era il 18 gennaio, mi venne proposto di rilevare la società per conto del Cus. Lo sport mi piaceva, ma temevo che non ci fossero i presupposti. Poi però l’affare si fece e io sono ancora qui!.
A Parma però c’è un timore: e se il Cus molla? Timore più che fondato. Il Cus è una polisportiva che potrebbe anche decidere di non andare avanti in eterno, con il baseball. Io sto infatti lavorando per dare alla società una vera e propria autonomia..
Presidente, come trova le novità delle mazze di legno e degli oriundi? Sulle mazze di legno mi fido di quello che dicono i miei tecnici: sono un beneficio per lo spettacolo. Gli oriundi dico che, secondo me, se non ci fossero sarebbe meglio. Non possiamo però negare a dei cittadini italiani il diritto a giocare nel nostro campionato. Una soluzione ci sarebbe: un ‘gentlemen agreement’ tra le società che limiti l’utilizzo degli oriundi. Ma mi rendo conto che non è facile.
Lei ha in mente una formula ideale per il campionato? Non vorrei parlarne. Questo è il classico campo di intervento della ‘Lega’ delle società, che spero nasca presto.
L’ultima stagione del Cus non è stata positiva… Sono d’accordo…..
Questo significa che ci saranno cambiamenti? Beh, di alcune novità sapete già, visto che le ho lette su baseball.it. Posso dire che mancano solo gli atti formali per l’ingaggio di Umberto Brambilla e Adami dallo Junior Parma e di Simone Vecchi, che ha giocato a Modena ma è tesserato per il Colorno. Stiamo parlando con il Modena per riportare a Parma Alessandro Flisi e stiamo valutando la posizione di Gigi Carrozza. Non rientrano invece nei nostri programmi Marcello Saccardi e Alessandro Squarcia. Ah, dimenticavo…ho letto di una possibile rottura con Ceccaroli, ma posso tranquillizzarvi: a meno di fatti clamorosi, resterà con noi. Inoltre, Sal Varriale è tornato dagli Stati Uniti con un’agenda fitta di nomi. Se non ci saranno problemi con le pratiche consolari, arriveranno 3 lanciatori e un ‘utility’. Di più non vi dico.
Abbiamo fatto riferimento alla visibilità del baseball. La vostra società ha in mente nuove iniziative? Guardi, noi a Parma abbiamo in piedi ottimi rapporti con la stampa locale, che ci permettono di ottenere una visibilità soddisfacente. Inoltre contribuiamo in maniera fattiva alla trasmissione ‘Baseball nights’ su Teleducato, che ha diffusione nel territorio in cui opera il nostro sponsor Ceci. Siamo onestamente soddisfatti. Nel 2001 la nostra attenzione è piuttosto rivolta a migliorare i rapporti con le altre squadre della zona. Abbiamo appena siglato un accordo di collaborazione con l’Oltretorrente e vogliamo avere relazioni analoghe con tutte le società del circondario. Non possiamo offrire denaro, ma aiuto tecnico assolutamente sì.
Prima di lasciarla, la domanda di prammatica. Internet è il mezzo del futuro per il nostro sport? Mah, è uno dei mezzi, ma non può essere l’unico. Il lavoro di baseball.it ha dato un enorme beneficio al movimento, ma io spero sempre di ottenere spazi anche sulla carta stampata, la radio e la televisione. Ma non ne abbiamo parlato venerdì sera con Everardo Dalla Noce e il suo ‘staff’?.

Riccardo Schiroli

Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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