Che i nostri avversari di oggi siano molto superiori a quelli delle prime due giornate lo si intuisce fin dalle prime battute della partita; si tratta di giocatori dell'organizzazione dei Marlins che si stanno sottoponendo a “extended spring training”. Il nostro primo attacco è, purtroppo, precursore di cose a venire; gli azzurri dimostrano di avere troppo poca pazienza sui lanci potenti di Searage, e finiscono 1-2-3 in pochi minuti.
Il partente azzurro di oggi è Costantini; dopo una base ball concessa a Blackburn, Aponte batte una pallina che il seconda base De Santis raccoglie con facilità, ma non riesce a mandare in prima in anticipo sul velocissimo corridore. La rapidità e la potenza dei nostri avversari, che solo nel primo inning hanno rubato 3 basi, saranno i fattori che faranno la differenza; gli azzurri iniziano un po’ tesi, e ai danni di Costantini entrano tre punti, grazie a 2 valide interne, una delle quasi difesa tra l’altro molto bene da Vecoli, e 2 errori della nostra difesa, infastidita anche dal forte vento che soffia a Jupiter, nel campus della Florida Atlantic University, che ospita la gara.
La prima ripresa si chiude con l’applicazione della regola dei 25 lanci, dopo che per due volte il ricevitore Buda non aveva controllato un lancio di Costantini. In attacco la selezione di lanci degli azzurri migliora nella seconda ripresa, ma la velocità della pallina tirata da Searage mette in seria difficoltà le mazze della nostra nazionale, che segneranno solo nella quainta; sul monte Costantini migliora, e chiude senza problemi il suo ultimo inning di lavoro, il secondo.
Nella terza ripresa Sanna riceve una base ball, ma viene colto fuori dal cuscino grazie all’ottimo movimento di pick off del mancino Lopez, appena entrato per i Marlins; sul monte azzurro sale Avagnina, che per una ripresa lancia con grande efficacia ridisegnando gli angoli del piatto ed è aiutato da una splendida presa in scivolata all’esterno destro di Paoletti. Nel quarto inning Lopez continua a tenere a bada le mazze italiane, anche se Chiarini colpisce una bella linea che sfortunatamente finisce nel guanto del prima base Hartig; Avagnina riceve i benefici di un bel doppio gioco girato bene da Vecoli nella quarta ripresa, e nella quinta l’Italia mette sul tabellone due punti. Pandolfi batte un bel singolo, una della due valide azzurre oggi, e segna sull’errore di Hartig; l’altro italiano ad attraversare il piatto è Banchelli, che riceve una base-ball. Avagnina crolla nella quinta; l’arbitro non chiama il terzo strike su una palla a nostro avviso girata e mancata da Tavarez, e il doppio di Peeple porta a casa due punti. La difesa azzurra continua a commettere errori; nella ripresa, per due volte Pandolfi sbaglia giocate non impossibili, e ancora una volta a salvare i nostri da guai peggiori arriva la regola dei 25 lanci.
Nella sesta ripresa Paoletti viene colpito al ginocchio da un lancio di Graham, e abbandona la gara, sostituito da Bonci; per lui si tratta solo di una lieve contusione. La crisi della difesa azzurra, nel frattempo, prosegue nel sesto inning; prima su battuta di Resop la nazionale italiana non converte un possibile doppio gioco, poi la pallina colpita da Gerlotz passa proprio sotto al guanto di Vecoli; sul monte è salito Dazzi, che nella sua unica ripresa di lavoro concede 2 punti, e viene anche lui ‘graziato dalla regola dei 25 lanci. Per il settimo inning il nuovo lanciatore azzurro è Bacchiorri, che inizia un po’ in sordina, concedendo 2 singoli, uno dei quali su una difficile presa mancata da Sanna all’esterno sinistro, ma poi si riprende e chiude la ripresa senza punti subiti. Il quarto pitcher dei nostri avversari, il destro Rengifo, sembra essere ancora migliore degli altri tre, e l’Italia non riesce più a rendersi pericolosa, se escludiamo il singolo di Vecoli nella nona ripresa, reso inutile dalla sfortunata linea di Brambilla che finisce in doppio gioco. Nell’ottava ripresa Bacchiorri, come in quella precedente, comincia male, concedendo due singoli, ma poi si riscatta e subisce solo un punto; con il risultato della gara ampiamente fuori discussione, il manager Masselluci prova l’esperimento Chiarini sul monte di lancio per l’ultima ripresa, in cui i nostri avversari decidono di battere pur essendo già in vantaggio. Il giocatore del Rimini all’inizio ha un po’ di problemi a tenere la palla bassa nella zona di strike, e arrivano un colpito, una base-ball e due tripli, che costringono i coach azzurri ad utilizzare ancora una volta la regola dei 25 lanci; per Chiarini c’è comunque la soddisfazione di aver messo a segno uno strikeout. La partita finisce 13-2, e il punteggio riflette la netta superiorità dei nostri avversari; non del tutto negativa, comunque, la prova degli azzurri, che prima di rientrare in Italia giocheranno ancora un’amichevole, nella giornata di martedì.
Italia: Brambilla DH 0-4, Paoletti RF 0-2(Bonci 0-1), Chiarini CF 0-3, Frezza DH 0-3, Banchelli 3B 0-2, Pandolfi 1B 1-3, De Santis 2B 0-2(Mezzetti 0-1), Sanna LF 0-2, Buda C 0-2 (Monari 0-1), Vecoli SS 1-3
Costantini (p) 2 IP 3 R 2 ER 2 H 2 SO 2 BB
Avagnina 3 IP 3 R 2 ER 3 H 2 SO 2 BB
Dazzi 1 IP 2 R 2 ER 1 H 0 SO 2 BB
Bacchiorri 2 IP 1 R 1 ER 4 H 0 SO 0 BB
Chiarini 1 IP 4 R 2 ER 2 H 1 SO 1 BB
Marlins (Extended spring training): Black CF, Aponte LF, Tavarez 3B, Hartig 1B, Peeples DH, Laidlaw RF, Guerrero 2B, Resop DH, Gerlitz C, Helps SS
Searage (v)
Graham
Lopez
Rengifo
ITALIA 0 0 0 2 0 0 0 0 0 = 2 (bv 2, e 7)
MARLINS 3 0 0 0 3 2 0 1 4 = 13 (bv 12, e 3)
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