Categories: Punto e a capo

Tra pioggia e rinvii

Tra pioggia e rinvii, la seconda giornata va in archivio al termine di una lunghissima tre-giorni nella quale a farne le spese più grosse, più che altro a livello monetario, sono i campioni d’Italia della Danesi Nettuno. Arrivata in quel di Codogno venerdì, la formazione tirrenica è riuscita a scendere in campo solamente domenica mattina e nel pomeriggio, mentre per la terza partita del trittico ci sarà da attendere la decisione sul recupero. Certo è che una delle trasferte più lunghe dell’anno vedrà una sua replica. Ma il maltempo ci ha messo lo zampino anche nelle altre gare, due in particolare: nella prima tra Modena ed Anzio, quando all’ottavo si era sul 6 a 4 ed il match aveva ancora qualche cosa da dire, e al quinto inning di Fiorentina – Bologna, che invece aveva già la strada ben segnata e che ha tolto a Fabio Betto la possibilità di tentare una perfect game, tale era sino all’interruzione. Per il resto pronostico rispettato per il Rimini, che soffre solamente nella prima partita sino al settimo, sino a quando un errore della difesa segna l’inizio della fine per il Paternò, puntualmente superato con almeno dieci punti di distacco in ogni incontro. A punteggio pieno Bologna, che espugna Firenze per tre volte, riuscendo nella gara riservata ai lanciatori stranieri a rimontare al nono uno svantaggio di due punti. A punteggio pieno ma con una gara da recuperare anche il Nettuno, che d’esperienza e d’astuzia passa nelle prime due gare giocate dal Codogno in casa, e sorprende ma nemmeno tanto l’Anzio, potente in attacco tanto da annichilire Modena in garadue. Due vittorie per il Colavita sono il miglior biglietto da visita in vista del derby, mentre gli emiliani, privi di lanciatore straniero, riescono finalmente a smuovere la classifica. Grosseto infine festeggia nel migliore dei modi i propri cinquanta anni di storia battendo per tre volte il Parma nel big match della giornata, mostrando un attacco a cui è bastato un calo dei lanciatori avversari per esplodere la potenza di cui è capace. Ma il campionato è ancora lungo, e i verdetti sono ancora lontani.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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