Categories: Punto e a capo

Una poltrona per tre

Il gruppo torna compatto. Cinque squadre in due partite, e una sarà di troppo, giochi completamente aperti in coda, dove il Paternò ha finalmente un’identità di squadra e comincia a dare fastidio.
Alla vigilia della sosta per le coppe europee, il campionato offre un grande spettacolo, soprattutto a Bologna, dove il big-match tra Italeri e Semenzato ha mantenuto pienamente le attese, se non dal punto di vista della qualità, sicuramente da quello delle emozioni, davvero infinite in tutte le tre partite. E’ finita con un 2-1 per la Fortitudo, con i Pirati che hanno molto da recriminare, visto che hanno sempre cominciato il nono inning (e anche il tredicesimo, in garatre) in vantaggio. A fare la differenza, quindi, il grande cuore della Mazzotti-band, davvero mai doma e per questo baciata anche dal Dio del batti e corri. Ma non è tutto oro quello che luccica. In casa Bologna c’è da fare i conti con uno Steve Goodell assolutamente impresentabile (0/14 con 9 strike-out) e una difesa decisamente traballante e vulnerabile (9 errori, 5 soli pgl nei 14 punti subiti). In casa Rimini con il crollo verticale di Buccheri, che ha bissato l’1/14 già collezionato a Nettuno (5/40 il suo slamp), e l’incapacità di portare a casa il risultato sul filo di lana, segnale di una pericolosa debolezza psicologica che va ben al di là di un paio di macroscopici errori arbitrali.
E così, con le due nemiche impegnare a combattere duramente, il resto della banda va a nozze. Nettuno rifila una tripletta al Firenze, che vende cara la pelle, ma alla fine si deve inchinare alla maggiore solidità dei laziali che sembrano aver trovato la formula giusta con le staffette Ventura-Vigna e Menna-Tomassi, e il solito Lanfranco.
Il tris più significativo però è quello del Parma, che ridimensiona le ambizioni del Modena. La Gb si è sempre svegliata troppo tardi, riavvicinandosi in tutte le occasioni all’ultimo inning senza mai piazzare l’aggancio. Merito della freddezza del trio Scarcella, Torri, Fochi, autori delle tre salvezze finali, e di un manager, quello ducale, che ha azzeccato ogni mossa.
Bel colpo anche per il Grosseto, che privo del pitcher straniero ha tirato fuori un Ginanneschi sontuoso, sfruttando così l’infortunio di Kelly che ha pareggiato il conto della sfortuna. Il Codogno, poi, ha sognato per tre quarti di garadue, ma alla distanza il monte di lancio lombardo ha dimostrato i suoi limiti.
Infine il Paternò, che ha lasciato due partite ad Anzio, ma ha confermato la vittoria di garauno conquistata contro il Nettuno, grazie a un Guerriero indomabile. E la vittoria in extremis dei laziali in garatre dimostra che i siciliani ora sono una squadra vera, che nel ritorno può anche permettersi di sognare una clamorosa rimonta. Nel campionato 2002 non c’è niente di impossibile.

Andrea Perari

Andrea Perari, 57 anni, è nato a Perugia ma vive a Rimini dal 1977. Sposato con Nicoletta e papà di Filippo, lavora come vice-capo servizio della redazione sportiva del "Corriere Romagna". Ha collaborato anche con "Superbasket", come corrispondente riminese per partite e interviste. La sua carriera nasce però dal batti e corri. Nel 1986, infatti, fresco di maturità scientifica, si occupa della pagina settimanale de "Il Fo" sull'allora Trevi Rimini. Nello stesso anno comincia l'avventura radiofonica, la sua vera passione, con trasmissioni settimanali sul baseball e soprattutto con le radiocronache delle partite interne ed esterne. Nel 1987 sbarca in Romagna la "Gazzetta di Rimini" e da collaboratore esterno per il baseball, Andrea finisce per essere assunto nel 1990 e diventare giornalista professionista nel maggio del 1992. Da allora ha sempre seguito in prima persona il baseball romagnolo per la Gazzetta (fino al fallimento del '93) e per il "Corriere di Rimini" dal 1993 ad oggi. Ha collaborato con "Tutto Baseball", "Baseball International", "Baseball & Softball", "Radio San Marino", "Radio Rimini" e nel 1999 con "Radio Icaro", riportando dopo tanti anni, con l'inseparabile collega e amico Carlo Ravegnani, le dirette radio dei Pirati in occasione della finali scudetto giocate a Nettuno dalla Semenzato. Super (a dir poco) appassionato di baseball americano, ama trascorrere le vacanze negli States o in Canada e ha già all'attivo una ventina di partite viste dal vivo a Toronto, Montreal, New York, Boston, Miami, Tampa Bay, Chicago, Los Angeles, San Diego, San Francisco e Oakland. Ha partecipato per anni al Fantasy Baseball della Cdm con ottimi risultati e...dollari guadagnati, e tra i sogni nel cassetto c'è quello di commentare su tv locali o nazionali le partite delle Major League.

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