La notizia del giorno, nelle majors, non è l’ennesimo fuoricampo di Barry Bonds. Nemmeno, se vogliamo, la sconfitta dei suoi Giants per 10-7 con i Padres. Hanno invece destato clamore le immagini di un violento alterco scoppiato tra la superstar di San Francisco e il compagno Jeff Kent, che stavano venendo alle mani e sono stati separati, all’interno della panchina, da compagni di squadra e allenatori. Mentre Bonds si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni, il suo ‘avversario ha comunque minimizzato l’accaduto. Fatto sta che in casa Giants non si respira certo aria tranquilla, anche perché tutti sanno che tra i due non corre grande simpatia. Tornando all’incontro, gli uomini di San Francisco, capaci di rimontare 5 punti a San Diego, hanno poi dovuto cedere il passo per la cattiva giornata del proprio bullpen.
Nelle altre gare di NATIONAL LEAGUE, Cincinnati, superando 5-2 i Cubs, interrompe una striscia negativa di otto gare, grazie anche alla prima vittoria come partente per Luis Pineda e a tre fuoricampo dell’attacco. Per i Reds, il record rimane di 26-16 senza la superstar Griffey Jr., finito ancora in lista infortunati per due settimane. Il lanciatore dei Pirates Kris Benson può finalmente festeggiare la prima vittoria della sua ‘seconda carriera, visto che non poteva esultare dal 2000 e che l’anno scorso un grave infortunio lo ha tenuto lontano dai diamanti. Benson è stato aiutato dai rilievi e da un’attenta difesa (ben 5 doppi giochi) nella gara conclusasi per 4-1 contro Montreal. In evidenza Young con 4 valide. Finale rocambolesco, in 11 riprese, per la partita vinta 7-6 dai Phillies su Florida. Dan Plesac ha chiuso la gara eliminando al piatto Michael Tejera, il pitcher partente che i Marlins dovevano far lanciare oggi. Jimmy Rollins, autore della valida che ha permesso a Philadelphia di arrivare agli extra innings, ha eguagliato il suo record personale con 4 battute in serata. Dopo aver segnato tutti i propri punti nelle prime cinque riprese, con Steve Trachsel che invece ritirava 15 battitori consecutivamente, i Mets hanno dovuto affrontare la rimonta dei rivali Braves, fermati da ben 5 rilievi dei newyorkesi. I Mets, vincitori per 7-4 con il sesto home run di Roberto Alomar, evitano così di perdere ulteriore terreno nella divisione Est. Ad Arizona non sono bastati i 10 K di Schilling per evitare la sconfitta con gli Astros, riemersi nel finale di gara con tre fuoricampo, tra cui quello di Jeff Bagwell, la cui pallina è uscita dal campo proprio nei pressi della targa posta per ricordare il suo grande amico Kile. Finalmente un homer, dopo 216 tentativi, per Daryl Ward e 7-3 finale per Houston. A St.Louis la partita contro i Brewers è stata interamente dedicata alle commemorazioni dello sfortunato lanciatore Darryl Kile. Difficile, per i Cardinals, trovare la concentrazione quando tra un inning e l’altro gli schermi dello stadio trasmettevano i momenti più belli della lunga carriera del loro compagno. A Milwaukee è bastato un Glendon Rush effettivo sul monte e un paio di valide nel quinto inning per vincere 2-0 e costringere la squadra di La Russa al quarto stop consecutivo. Odalis Perez ha impiegato solo 87 lanci in meno di due ore per registrare il secondo one-hitter della sua stagione e, aiutati da due grandi giocate difensive di Shawn Green e dai fuoricampo di Lo Duca e Karros, i Dodgers hanno battuto 4-0 Colorado, aumentando il loro vantaggio in testa alla NL ovest.
Nella AMERICAN LEAGUE, gli Yankees sono stati fermati 4-3 dagli Orioles, che hanno trovato nel settimo inning il punto decisivo con un bunt di suicidio perfettamente realizzato da Jerry Hairston su Ramiro Mendoza, che aveva appena messo piede in campo. Non ne approfittano i Red Sox, sconfitti dagli Indians che hanno visto Thome battere il 20esimo home run della sua stagione nel primo inning su Castillo. Boston si può consolare con il rientro, dopo sei settimane di lista infortunati, dello slugger Manny Ramirez, che non ha però brillato con un 1 su 5 personale. Record storico per Toronto, che non aveva mai segnato in 24 anni così tanti punti: 20-11 al Tropicana Field sui Davil Rays, con i canadesi capaci di battere cinque fuoricampo. Jose Cruz ha fatto segnare un 5 su 6 al piatto e ha battuto a casa 6 punti, uno in più di Carlos Delgado. Quattro valide per Ibanez nell’incontro vinto dai Royals per 8-6 sui Tigers. Prima della gara, cerimonia con il presidente della Repubblica Dominicana, dato che per la prima volta nella storia si affrontavano due team guidati da manager di questa nazione, Pena e Pujols. I White Sox prendono un po’ di fiato nel loro momento nero travolgendo Minnesota con 23 valide: otto giocatori su nove dell’ordine di battuta ne hanno messe a segno almeno due. Protagonista assoluto Ordonez, con un 4 su 6 e 5 punti battuti a casa. Vittima principale di questa sfuriata offensiva, il partente di Twins Eric Milton, che ha subito 11 battute.
Buon momento anche per Texas, che ha ottenuto l’ottava vittoria consecutiva e registrato il record stagionale con 11 punti segnati, di cui 8 nel solo quinto inning. Protagonista della vittoria per 11-5 su Ananheim, è stato Mench, con un fuoricampo da tre punti.
Con una solida prestazione dal monte di Baldwin e con un ritrovato Mike Cameron, autore di un fuoricampo, i Mariners riallungano su Oakland. I californiani, sconfitti solamente per la seconda volta nelle ultime 18 gare, seguono comunque i Mariners a tre partite di distanza nella AL ovest. 7-1 il finale di ieri.
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