Si è spenta una leggenda del baseball

Il baseball piange una delle sue leggende. Ieri si è spento per arresto cardiaco a 83 anni, in un ospedale della Florida, Ted Williams, sicuramente uno dei dieci migliori giocatori di tutti i tempi, per molti il miglior battitore che abbia mai calcato i diamanti.Giocatore dei Boston Red Sox, è stato un terrore per i pitchers avversari durante tutta la sua carriera, iniziata nel 1939 e conclusasi nel 1960 con cifre impressionanti, nonostante la sua vicenda agonistica venisse interrotta da cinque anni di servizio militare, che lo hanno portato a combattere per il suo paese nella seconda guerra mondiale e nel conflitto di Corea. Williams è stato l’ultimo giocatore a chiudere una stagione con una media battuta superiore a .400, con uno straordinario 1941 da .406. Ma tutte le sue statistiche ce lo mostrano come un campione straordinario: .344 la sua media battuta in carriera, 521 i fuoricampo, .634 la media bombardieri, inferiore solo a quella di Babe Ruth, 2654 valide complessive. Numeri di valore assoluto, che con quei cinque anni in più lo avrebbero proiettato ancor maggiormente nella leggenda. Grande occhio, perfezionista come pochi, Williams aveva la capacità di non concedere nulla all’avversario sul monte e girare la mazza solo per i lanci che aveva intenzione di colpire. Il personaggio Williams ha spesso fatto parlare di sé per il suo carattere difficile, che ha causato un rapporto di amore-odio con gli appassionati tifosi del New England e, soprattutto, una vera e propria sfida con certa stampa che non lo ha mai amato, sentimento che lui certo restituiva con gli interessi. Un atteggiamento che per ben tre volte, nel 1941, 42 e 47 gli è probabilmente costata la nomina a MVP dell’anno, nonostante stagioni ineguagliabili. Dal 1960 al 1969 è stato anche manager, allenando i Washington Senators e i primi Texas Rangers.