Due pedine della Nazionale Universitaria che sta disputando i mondiali sono gli italo-americani John Pilato e Rosario Smirne. Insieme formano una batteria affiatata nel girone B della A2, nelle file del Rajo Saim.
Il presidente del sodalizio è quel Clemente Burgazzi che è nel mondo del baseball da diversi anni: ‘Durante le nostre lunghe trasferte di campionato ho avuto modo di leggere alcuni articoli sulle testate giornalistiche locali e mi sono stupito quando ci hanno più volte descritti come una succursale del Bollate.
Non è così?
‘Assolutamente no. L’unico ex di Bollate è Mauro Marazzi, ma per il resto è tutta farina del nostro sacco. Siamo un gruppo affiatatissimo di gente volenterosa che crede in questo sport dal 1988. Non dico che ne stiamo facendo un discorso di vita ma sicuramente siamo seriamente impegnati.
Tutti giocatori del vivaio?
‘Ti cito il seconda base Stefano Pistocchi che è con la Nazionale juniores in Canada, il pitcher Selmi che meritava la convocazione ma si è infortunato e sempre parlando di lanciatori in A2 hanno già giocato il diciassettenne Tosi ed i ventenni Quisini e Burgazzi. Da due anni vinciamo il campionato lombardo juniores e quest’anno faremo lo spareggio con la Semex Codogno.
Ed il discorso oriundi?
‘Gli oriundi sono italiani a tutti gli effetti. Devo dire che non siamo degli sprovveduti. Abbiamo scout seri in America e la testimonianza la potete toccare con mano con gli esempi di Pilato e Smirne, oltre che di Tony Righetti, ventisettenne paisà di San Francisco, che ha già realizzato 99 strike-out affrontando 248 battitori. Una sensazionale media! Alla ripresa del campionato festeggeremo la sua centesima eliminazione al piatto. So per certo che Righetti viene seguito anche dallo staff della Nazionale. Mi stavo dimenticando dell’italo-dominicano Rivera, nostro miglior battitore.
Che obiettivi avete?
‘Ci eravamo posti il traguardo della A2 per il 2003. E’ arrivato prima grazie all’allargamento della categoria ma stiamo dimostrando con i fatti di valere questa categoria.
Quindi puntate alla salvezza
‘Sicuro di sì. Ora dovremo affrontare la ripresa del campionato senza Pilato che torna a casa per motivi di studio, ma con ogni probabilità avremo a disposizione John Urrico.
E per il futuro?
‘Non posso fare nomi ma abbiamo già opzionato tre grandi elementi a stelle e strisce, sempre oriundi, perchè vogliamo puntare in alto.
Che significa?
‘Significa che nel 2005 vogliamo disputare la A1. Lo sponsor Saim ci sostiene con entusiasmo, le autorità comunali pure, lo staff tecnico è preparato ed abbiamo la materia prima: i giocatori.
Dalle tue parole mi sembra di capire che siete un’isola felice del baseball italiano
‘Hai detto giusto. Sono convinto che in molti luoghi il movimento si sta arrugginendo, mentre qui a Rho è una continua fioritura. Mi spiace solo che il manager capo Luca Cogni ha dovuto farsi da parte a metà stagione per inderogabili problemi di lavoro; purtroppo non si può vivere di solo baseball in Italia. Il suo posto ora è ricoperto con successo da Giuseppe Negroni.
Allora obiettivo A1
‘Lo confermo e non deluderemo perchè io ho già esperienze in questo senso perchè ero alla presidenza della Mediolanum quando Milano era in A1.
Per la cronaca il Rajo Saim nella classifica del girone B della A2 è a 303 in percentuale con 10 vittorie e 23 sconfitte e precede il Cosmani Nettuno2 (7-25) 219 e Potocco Alimentari Repdipuglia (5-28) 151.
Tanti auguri Clemente e soprattutto buon lavoro.
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