Al I° Campionato Mondiale Universitario di baseball in svolgimento a Messina e Reggio Calabria tra il pubblico si mischiano molti scout della squadre pro americane. Tra i molti abbiamo incontrato l’allenatore della Fortitudo Bologna capolista del campionato, Mauro Mazzotti qui in veste di scout europeo dei Seattle Mariners. Subito dopo la prima sorpresa del Torneo con la sconfitta degli Usa contro Cina abbiamo scambiato qualche impressione con lo scout dei Mariners.
Che mondiale stiamo vedendo ?
‘Un buon mondiale, direi, il livello del gioco è buono, le compagini più in vista sono venute con delle buone squadre. Soprattutto, mi pare che si siano visti buoni lanciatori.
Lei ha visto anche le gare di Reggio, come sono le squadre dell’altro girone, specie Giappone e Cuba ?
‘Il Giappone è molto buono. Credo che abbia i lanciatori più forti, tra quelli che ho visto sino ad oggi salire sul monte in questo Mondiale. Cuba ha una squadra giovane, composta da elementi che non avevano ancora avuto esperienza di nazionale, ma che sono molto validi. Non ha mostrato, però, lanciatori dominanti. I due elementi da tenere d’occhio tra i caraibici sono Leslie Anderson e lo slugger Pedro Rodriguez (figlio del mitico Pedro Luis, ndr). La Cina Taipei senza mostrare cose straordinarie gioca un buon baseball.
Come ha visto i teams del girone dell’Italia ?
‘Il Canada, in realtà è una selezione dell’Ontario, è composto da ragazzi volonterosi, ma è tecnicamente inferiore a tutte le altre. Gli Stati Uniti sono una squadra molto buona. In vista di queste manifestazioni viene fatto, sempre, un ottimo lavoro di selezione ed il team Usa è composto da elementi interessanti. Sono tutti primo o secondo anno di Università. Qualche elemento è già stato adocchiato dai pro come ad esempio il seconda base Weeks, lo slugger Aubrey, il catcher switch-hitter Powell, i partenti Sleeth e Sullivan ed il closer Houston Street l’MVP delle World Series del campionato universitario americano. La Corea e la Cina sono due buone squadre che rispecchiano le caratteristiche del baseball orientale. Velocità e strategia
In questo lotto come si sta comportando l’Italia ?
‘I nostri giocatori stanno giocando bene. L’Italia sta esprimendo quello che si vede nel nostro campionato. I battitori sono molto buoni, quando i nostri pitcher ci tengono in gara ce la possiamo giocare alla pari con tutte le squadre che sono qui. Sarà importante vedere, in manifestazioni di questo tipo, quanto conterà l’abitudine a giocare tutti i giorni. Il Mondiale è un’esperienza importante per i nostri prospetti, giovani come Chiarini e Nava che potranno giocatori importanti per la nazionale maggiore dei prossimi anni.
Come si svolge il lavoro di scout a queste manifestazioni internazionali ?
‘Gli scout internazionali, come me, hanno ordine di seguire alcuni giocatori già segnalati. Poi sempre Cuba, che è una fucina inesauribile di talenti e, quindi, ogni volta che escono dall’isola è l’occasione per seguirli ed aggiornare le nostre banche dati anche in prospettiva futura. Attenzione particolare, meritano, poi le squadre orientali che abbiamo meno occasioni di vedere all’opera come, ad esempio la Cina. Di ogni squadra facciamo uno scout sia del riscaldamento che in gara, valutando i giocatori, secondo parametri specifici, per capacità fisica e tecnica. Guardiamo la potenza del braccio, la velocità sulle basi, le attitudini offensive e difensive. Quando poi qualche giocatore in particolare richiama la nostra attenzione compiliamo una scheda personale con quanti più dati possibile. Scheda che poi sarà inviata all’organizzazione per metterla nel data base che contiene gli scout di tutti i giocatori visionati in ogni parte del mondo dai vari osservatori.
Finita l’intervista Mauro Mazzotti si rimette al lavoro, lo aspetta la gara Corea e Canada da visionare prima di tornare a pensare al campionato ed ai playoffs scudetto.
This post was published on 7 Agosto 2002 12:00
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