Categories: Il punto sulle Majors

Respinta l'ultima proposta dei giocatori

Mancano 4 giorni alla data prevista dall’associazione giocatori per l’inizio dello sciopero, e sul fronte sindacale le notizie che giungono sono tutt’altro che buone; ieri, infatti, i proprietari delle squadre di Major League hanno addirittura definito ‘un passo indietro” l’ultima proposta fatta dai giocatori per le regole del nuovo contratto collettivo, relativamente in particolare ai due punti di discussione più caldi, la tassa di lusso e la ridistribuzione delle entrate.

Sul campo, Kevin Appier ha recuperato dall’infortunio all’anca che aveva subito in occasione della sua ultima partenza, e ha limitato i Red Sox a 5 valide nella gara completa, permettendo agli Angels di avere la meglio 2-0 su Boston, che ha visto il suo svantaggio sugli Yankees nella East division salire a 8 gare, e quello su Anaheim e Seattle, leader della corsa alla Wild Card, salire a 2 partite e mezzo; New York si è infatti imposta 3-2 su Texas, con Roger Clemens che ha conquistato il successo numero 291 della sua lunghissima carriera, e Jason Giambi autore dell’home-run decisivo nel settimo inning.
Nella division più combattuta, la West. è salito a 2 gare il vantaggio degli Athletics sui Mariners e su Anaheim. Oakland ha conquistato l’undicesimo successo consecutivo, imponendosi 12-3 sui Tigers; Ray Durham ha battuto due tripli, e Terrence Long, David Justice e Eric Chavez hanno messo a segno un fuoricampo a testa, tutti in supporto del partente Tim Hudson. Per la seconda partita consecutiva, è stato invece un fuoricampo decisivo nella seconda parte del nono inning a permettere agli Indians di sconfiggere i Mariners; stavolta l’impresa è stata realizzata da Karim Garcia, e Seattle ha dovuto soccombere 5-3.
I leader della Central division, i Twins, hanno superato per 6-5 i Royals; Denny Hocking ha messo a segno 3 doppi e Christian Guzman ha portato a 22 la sua striscia di gare consecutive con almeno una valida.

Nella NATIONAL LEAGUE, è terminata la lunga striscia perdente dei Mets, che dopo 12 sconfitte hanno avuto la meglio su Colorado 5-2, grazie soprattutto a Timo Perez, che ha messo a segno il fuoricampo decisivo nel nono inning. Invece, gli incontrastati leader della east division, i Braves, sono stati sconfitti 4-3 dai Dodgers; la gara è stata decisa nel settimo inning, quando la rimonta di Los Angeles è stata aiutata da un errore dell’ex di turno Gary Sheffield, che all’esterno sinistro ha perso di vista la traiettoria della volata colpita da Cesar Izturis, facendo cadere la pallina per un doppio. I Dodgers hanno così portato a 4 gare e mezzo il loro vantaggio sui Giants nella corsa alla Wild Card, visto che San Francisco è stata sconfitta per la seconda volta consecutiva dagli Expos, per cui il partente Bartolo Colon ha ottenuto la vittoria concedendo 2 punti in 6 riprese.
I Dodgers e i Giants hanno un ritardo rispettivamente di 7 e 11 lunghezze e mezzo rispetto ai leader della West division, i Diamondbacks, che ieri sono stati sconfitti 4-0 dai Cubs, per cui Matt Clement ha concesso solo 3 valide nella gara completa, poche ore dopo aver lasciato il capezzale del padre, ricoverato in ospedale dopo l’applicazione del quinto by-pass.
Nella Central division, Adam Dunn, che aveva battuto pochissimo nelle ultime partite, ha permesso ai Reds di terminare la striscia perdente che durava da 5 gare con il fuoricampo da due punti nell’undicesimo inning, su lancio di Tom Gordon, che ha dato a Cincinnati il successo 5-3 contro gli Astros. Lo svantaggio di Houston e Cincinnati rispetto ai leader divisionali di St.Louis è rispettivamente di 4 e 7 gare e mezzo, dopo che i Cardinals ieri sono stati sconfitti 4-0 dai Phillies; per Philadelphia, Vicente Padilla non ha concesso punti in 8 riprese, mentre Pat Burrell ha battuto un fuoricampo e portato a casa 3 punti.

Infine, da segnalare la scomparsa del 79enne Hoyt Wilhelm, primo rilievo ad essere inserito nella Hall-of-Fame e ultimo lanciatore a tirare una no-hitter contro gli Yankees. La causa della morte è un arresto cardiaco.

Matteo Gandini

Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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