La sfida tra Anaheim e Boston era una di quella che spiccavano nel cartellone di soli otto incontri previsti in nottata. Le due squadre, ancora in corsa per la post season nella AMeRICAN LEAGUE, non hanno deluso le aspettative, dando vita ad una partita emozionante, risoltasi solo al decimo inning a favore dei Red Sox, per 10-9. Il finale di gara ha regalato fuochi d’artificio: prima gli Angels prendevano il largo andando a segnare quattro punti nell’ottavo per un vantaggio di 9-5, poi altrettanto facevano i padroni di casa, pareggiando nel nono contro il closer Percival, che falliva la prima opportunità di salvezza in 35 chances. Ci pensava quindi Johnny Damon, con un fuoricampo su Scot Shield, a regalare il successo alla squadra allenata da Little. Semplicemente sensazionale Manny Ramirez: per lui un 5 su 5 al piatto con due fuoricampo che gli hanno permesso di tagliare il traguardo dei 300 in carriera. Approfittano al massimo della sconfitta di Anaheim gli A’s, che, battendo per 6-3 Kansas City mantengono una striscia aperta di 13 vittorie, la loro più lunga dal 1988. Anche se Cory Lidle, complice un errore difensivo di Justice, ha visto interrompersi a 32 il numero di innings senza subire punti, i californiani confermano il loro stato di grazia: eroe di giornata Ramon Hernandez, con tre valide e altrettanti punti battuti a casa.
Solo tre partite nella NATIONALE LEAGUE, tra cui l’interessante duello ad Ovest tra D-Backs e Dodgers. Una maratona conclusa da un singolo vincente di Matt Williams nel dodicesimo inning, che ha regalato ai campioni del mondo la vittoria per 6-3. Anche uno dei più grandi closer della majors può sbagliare: fatale, infatti, la valida concessa da Eric Gagne al pinch hitter Dave Dellucci nel nono, che ha permesso ad Arizona di pareggiare e prolungare la partita. Da segnalare, sempre nell’unica division calda di questa lega, il successo per 4-3 dei Giants sui Rockies. David Bell, dopo essere stato eliminato con doppi giochi nelle prime due apparizioni al piatto, ha scelto il nono inning per battere il fuoricampo della vittoria: un 4-3 condito da un’altra bomba da due punti colpita da Jeff Kent.
E’ però più che mai la questione sciopero a tenere banco: mancano infatti tre giorni allo stop che potrebbe infliggere un colpo terribile all’immagine di questo sport. Ieri si sono succedute ben tre sessioni di colloqui tra le parti a New York, l’ultima delle quali si è conclusa nella notte. Nonostante qualche proprietario si sia sbilanciato in dichiarazioni moderatamente ottimistiche, la maggior parte dei commentatotri continua a considerare molto difficile il raggiungimento di un accordo. In tutti gli stadi, i tifosi cercano di far sentire la loro voce, anche con giuste ‘minacce: sarebbero loro (noi
) le principali vittime di una sospensione del campionato.
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