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La Caffè Danesi completa la tripletta (6-1)

NETTUNO – E’ andata in scena sotto una costante minaccia di pioggia, lampi in lontananza e aria di nubifragio, la terza partita del trittico tra Nettuno e Paternò. Vittoria come da pronostico per i campioni d’Italia, che aprono le marcature al primo inning con due punti arrivati in maniera praticamente identica. Battute di Paoletti e D’Auria, svarioni dell’esterno destro Sciacca seguiti da due rimbalzanti sull’interbase. Tanto per mettere al sicuro il risultato, poi legittimato da un punto a ripresa tra il quarto ed il settimo. Bagialemani, dopo aver impiegato nelle precedenti due partite Ventura, Lanfranco, Tomassi e Vigna, fa partire Mauro Salciccia in pedana, in 5 riprese complete subisce tre valide, poi spazio al rientrante Masin per il resto del match. Che al sesto, dopo due strike out (alla fine ne collezionerà nove) subisce l’unico punto dei Warriors, grazie a tre battute valide consecutive. La prodezza della serata è a firma di Mazzanti, che ha spedito la pallina oltre la recinzione di sinistra. E’ in effetti l’unico sussulto della serata, oltre alla curiosità di vedere all’opera il giovane Fabio Origlia, impiegato come ricevitore e due volte in battuta dal sesto in poi, ed il pitcher del Paternò Gianluca Conversi, che nella sua Nettuno lancia per due riprese subendo una sola valida. Con i Warriors già retrocessi matematicamente dal pomeriggio, preoccupati solamente della pioggia e di non esser costretti a rimanere a Nettuno la domenica per un malaugurato recupero, e con un Nettuno al piccolo trotto, era veramente il massimo che ci si potesse aspettare da questo ultimo sabato sera d’agosto in riva al Tirreno.

WARRIORS Paternò 000.001.000 = 1 (bv 10, e 3)
CAFFE' DANESI Nettuno 200.111.10x = 6 (bv 9, e 0)

lanciatore vincente: Salciccia
lanciatore perdente: Alibardi
2b: Agli (P)
3b: Paoletti, D’Auria (N)
hr: Mazzanti (N) da 1 p. al 4°

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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