Categories: Il punto sulle Majors

Oakland: buona la sedicesima

Finalmente, dopo settimane di incertezza, ieri i giocatori delle squadre di Major League hanno potuto scendere in campo sicuro del fatto che anche quest’anno il titolo sarà assegnato, e i playoffs saranno giocati regolarmente. Merito dell’accordo raggiunto ieri all’ultimo minuto tra giocatori e proprietari, che il commissioner Bud Selig ha definito ‘storico”, perché è la prima volta dal 1970 che il contratto collettivo viene rinnovato senza che ci sia una sospensione dell’attività.
Senza entrare nei dettagli economici, il nuovo accordo, valido fino al dicembre del 2006, prevede una tassa di lusso che penalizzerà le squadre che spenderanno un valore superiore ad una cifra prestabilita per i salari, e una ridistribuzione di una percentuale rilevante delle entrate locali. In cambio, fino alla scadenza del contratto, le Majors si impegnano a non eliminare nessuna squadra.

Sul campo, è arrivata a 16 gare la striscia di successi consecutivi di Oakland, che ieri ha avuto la meglio 4-2 sui Twins, i leader della AMERICAN LEAGUE central; la gara in cui Billy Koch ha ottenuto la 36esima salvezza stagionale ha permesso agli Athletics di portarsi a 3 partite e mezzo dagli Angels nella graduatoria della West division. La serie vincente di Oakland è la più lunga nelle Majors dal 1977.
Anaheim, da parte sua, ha mantenuto il distacco in classifica con il successo 5-2 su Baltimore, ottenuto grazie alla prestazione della matricola Mickey Callaway, che non ha concesso valide agli Orioles fino alla sesta ripresa. Nel frattempo, Seattle ha continuato la sua caduta con la sconfitta 5-1 contro i Royals; Freddy Garcia ha incassato un’altra sconfitta, e per Kansas City Raul Ibanez ha portato a casa 4 punti, portando a 5 gare lo svantaggio dei Mariners su Oakland.
Nella east division, i due fuoricampo di Alfonso Soriano hanno portato gli Yankees alla vittoria 9-7 sui Blue Jays, che permette ai Bronx Bombers di mantenere a 8 gare e mezzo il loro vantaggio su Boston in classifica. Il seconda base di New York potrebbe diventare presto il secondo giocatore nel suo ruolo nella storia a finire la stagione con più di 40 fuoricampo e basi rubate; finora siamo rispettivamente a 34 e 36. Nel frattempo, i Red Sox sono usciti dal momento negativo con la netta vittoria 15-5 su Cleveland; Derek Lowe ha ottenuto il 18esimo successo stagionale, e Brian Daubach e Trot Nixon hanno messo a segno un fuoricampo, ma Boston è rimasta comunque a 4 gare di svantaggio sugli Angels, leader della corsa alla Wild Card.

Successo per i Braves, leader della NATIONAL LEAGUE east; Atlanta ha sconfitto Montreal 4-2, con i due lanciatori Damian Moss e John Smoltz che hanno concesso solo 4 valide agli Expos.
Nella central division, vittoria per 6-3 dei Cardinals sui Cubs, al termine di una partita decisa già nel primo inning dal fuoricampo da tre punti di Albert Pujols. In classifica, hanno perso terreno i Reds, ora a 8 partite e mezzo di svantaggio dopo la sconfitta rimediata ieri contro i Brewers per 9-4, al termine di una partita in cui Cincinnati si è trovata in vantaggio 4-0 dopo il primo inning, poi con 5 punti nel nono Milwaukee ha ribaltato la situazione. Sono rimasti invece a 2 partite e mezzo di ritardo da St.Louis gli Astros, che hanno tratto beneficio da un’altra buona prova di Wade Miller; il partente di Houston ha concesso ai Dodgers solo una valida interna nei suoi primi 6 inning di lavoro, e i texani hanno vinto 8-4, riducendo anche a 5 gare il loro svantaggio su Los Angeles, leader nella corsa alla Wild Card.
Infine, nel big match della West division, San Francisco ha avuto la meglio sui Diamondbacks 7-6, nella gara di apertura di una serie chiave per le posizioni playoffs nella NL. I Giants hanno approfittato di una brutta prova di Randy Johnson e hanno ottenuto il sesto successo consecutivo; il loro partente Jason Schmidt è rimasto solo monte per sole 5 riprese, ma ha comunque registrato la vittoria. In classifica ora Arizona conduce con 7 partite di vantaggio su Los Angeles e 8 su San Francisco, con queste ultime leader della lotta per la Wild Card.

Matteo Gandini

Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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