Dopo aver eguagliato il record italiano delle basi rubate (286), toccando il cuscino di terza base nell’ultima sfida del week end contro il Codogno, David Rigoli proverà da questa sera a cercare di rubare la base numero 287 della sua carriera, sorpassando così il primato precedentemente stabilito da Pietro Monaco. E proprio l’ex bandiera del Nettuno, potrebbe essere il primo a stringere la mano al lead off maremmano, visto che il BBC Orioles Grosseto sarà impegnato a Nettuno.
Pietro Monaco, classe 1943, per 22 anni protagonista nella squadra più scudettata d’Italia, sarà presente all’incontro di questa sera pronto, ci ha detto, a stringere la mano al giocatore che dopo 23 anni potrebbe detronizzarlo.
‘Sabato sarò impegnato con la mia squadra giovanile e non potrò vedere le partite – ci ha detto Monaco – ma stasera sarò presente al campo e, visto che ormai il record sta per essere battuto, sarei contento che Rigoli lo facesse a Nettuno e sarò pronto ad andare a stringergli la mano. D’altra parte tutti i record sono fatti per essere battuti ed il mio ha resistito veramente tanto.
Quando giocava si era reso conto di avere ottenuto questo record?
‘No, sapevo di aver rubato molto, ma, solo un paio di anni fa, il mio amico De Franceschi mi ha fatto notare che ero il leader in questa speciale classifica.
Ha mai provato a misurare la sua velocità nei 100 metri o sulle basi?
‘Se non ricordo male, correvo i centro metri in 11 secondi e 4; mentre in 13 secondi e 7 completavo il giro completo delle basi.
Ricorda il lanciatore che l’ha messa maggiormente in difficoltà? Quello con cui era più difficile rubare?
‘Certamente, Gianni Clerici del Bollate e del Milano che, da mancino, faceva un movimento veramente indistinguibile quando invece di lanciare tirava in prima. Lo feci filmare ma veramente non si riusciva a capire.
C’è una rubata che ricorda più volentieri?
‘A Bologna negli anni settanta contro Chico Corradini e il ricevitore Raymond Shone: riuscii a rubare casa base ma non ricordo con precisione l’anno.
Monaco è uno dei pochi giocatori che può dire di aver giocato in qualsiasi ruolo. Infatti, se si esclude il ricevitore, l’ex nettunese ha difeso in ben 8 ruoli: 281 partite in diamante (le maggiori presenze in seconda dove ha vinto anche 2 guanti d’oro) e 410 all’esterno (un guanto d’oro come esterno centro, il ruolo che l’ha reso maggiormente famoso). Inoltre, Monaco giocò 72 partite da lanciatore vincendo 16 gare e perdendone 14 con una media PGL di 3.99. Nel 1966 è stato il primo nella classifica dei fuoricampo (8) e nelle basi rubate (32) in 35 partite. Per ottenere il record di 286 basi è stato colto rubando 50 volte contro 54 di Rigoli giocando 653 partite contro 504 di Rigoli. Per altro la media vita di percentuale di rubata (851) di Monaco è peggiorata nell’ultimo anno di A1, quando dopo una parentesi di due anni a Latina per fare l’allenatore-giocatore (non giocando in Serie A1), tornò ad Anzio all’età di 41 anni e nei due tentativi di rubata subì altrettante eliminazioni.
Infine, la carriera in nazionale: dal 1963 al 1973 ha disputato 144 partite, rubando 12 basi e venendo eliminato una sola volta.
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