‘Potete amarli od odiarli, ma non potete negare una cosa: gli Yankees sanno come si fa a vincere.Queste ridondanti parole, apparse sui siti americani subito dopo le partite di questa notte, riassumono bene l’ottavo ingresso consecutivo nei playoff di questa generazione stravincente di Yankees. La squadra allenata da Torre, dopo il successo per 3-2 ottenuto sui Tigers, ha timbrato, oltre al solito biglietto riservatole per il viaggio delle magnifiche otto verso le World Series, anche il quinto titolo consecutivo della AMERICAN LEAGUE Est. E non bastasse questo, New York sa di poter contare, adesso che si farà ancora più sul serio, su un recuperato Mariano Rivera, che ha accompagnato il successo sul monte di Andy Petitte con la prima apparizione del mese dopo il purgatorio della lista infortunati. Per finire con i grandi numeri, proprio Petitte scrive il suo nome sull’infinito libro dei record dello sport americano: è il primo lanciatore dal 1961 a vincere almeno 12 partite nelle sue prime 8 stagioni nelle majors.
Mentre nella Central i Twins aspettano i playoffs perdendo 14-4 con i White Sox, ad Ovest si continua a lottare, anche se praticamente va solo stabilito chi si fregerà del titolo di division e chi entrerà nella post season con la Wild Card. In questo senso, gli A’s hanno scavato un altro piccolo solco rispetto agli Angels. Raggiunta ieri la matematica certezza per ottobre, Oakland punta decisamente al suo secondo titolo in tre anni. La scorsa notte è arrivata una vittoria per 6-3 sui Rangers, costruita soprattutto grazie alla solida tenuta dei rilievi, che non hanno concesso valide per 2 inning e 2/3, consentendo al 36enne Greg Myers di colpire nell’ottava ripresa il singolo decisivo per la vittoria. Devono attendere per stappare le bottiglie, rimaste in cantina per 16 lunghi anni, gli Angels. Ad Anaheim manca infatti ancora una vittoria per ritornare nei playoffs. I californiani sono stati sconfitti per 6-4 da Seattle, causa un disastroso errore difensivo di Troy Glaus che è costato la bellezza di 4 punti nel quinto inning. Anche qui, però, è probabilmente questione di poco. Nella AL, forse tra poche ore, il quadro delle sfidanti al Pennant troverà anche il suo quarto tassello.
La stessa cosa non si può ancora dire nella NATIONAL LEAGUE. Se solo la matematica impedisce ad Arizona (sconfitta 15-8 in Colorado) di aggiungersi a Braves e Cardinals, per la Wild Card continua serrata la lotta a due tra Giants e Dodgers. San Francisco non perde colpi e mantiene 2 gare di vantaggio, ma Los Angeles continua a non mollare. Sudata la vittoria per 3-1 dei Giants su Milwaukee. Ci sono voluti due home runs consecutivi di Lofton e Aurilla, arrivati nel settimo, per ribaltare il risultato, mentre Jason Schimdt, che ha concesso solo 3 valide in 7 riprese, si è guadagnato la vittoria numero 12. Salvezza numero 40 per Nen. Anche i Dodgers hanno dovuto sudare per raggiungere la sesta vittoria nelle ultime 16 gare. Contro i Padres, c’è voluta tutta la grinta di Nomo, praticamente perfetto per otto inning dopo un errore costato un fuoricampo da 3 punti e il colpo sul filo di lana di Marquis Grissom, che ha deciso il risultato con un singolo da 2 punti su Trevor Hoffman quando mancava un solo out al termine della nona ripresa. Il 5-3 finale è stato poi protetto da Gagne, giunto alla salvezza numero 50.
Per chiudere, va segnalato uno straordinario record raggiunto nella nottata. In un baseball americano sempre più offensivista, in cui anche gli interbase vengono oggi più apprezzati per il loro contributo in attacco che per le loro prodezze difensive, Mike Bordick degli Orioles ha raggiunto quota 102 partite consecutive senza commettere errori. Lo precedeva Ray Ordonez dei Mets, che deteneva il primato da poche stagioni.
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