Un Masin super spinge la Danesi alla vittoria (8-0)

Gli applausi del pubblico alla fine della partita l'intera formazione della Danesi Nettuno li ha dovuti dividere con il suo lanciatore, Massimiliano Masin, autore di una prestazione assolutamente sopra le righe. Dopo una stagione tribolata, iniziata con l'infortunio nell'opening day e ricominciata qualche settimana fa, lascia a zero l'Italeri Bologna in garacinque lanciando una partita esemplare. Al resto ci pensa l'attacco, spietato quando serviva la battuta giusta, ed un Bologna che dal nono inning di garatre si è reso praticamente irriconoscibile. Il risultato di tutto questo è che la serie si ribalta completamente, adesso la Danesi è avanti per 3 a 2 e da venerdì potrà giocarsi il match point.

Doppia sopresa al momento di leggere le formazioni. L'attesa sfida tra Lanfranco e Newman, quella suggerita dalla rotazione, si trasforma in un confronto tra due mancini, Masin e Corradini. Bagialemani cambia ancora la formazione, lascia in panchina sia Casolari che Castrì, manda De Franceschi in prima e schiera una linea d'esterni che vede Mastrantonio e Paoletti, oltre a Carvajal a destra. Dall'altro fronte Frignani battitore designato, esterno sinistro è Neri con Sheldon in terza e Dall'Olio in prima.

La Danesi subito al primo inning, con due eliminati sul tabellone, riesce a mettere a segno la bellezza di quattro punti e a segnare il match. Base sia a Miller che a Patrone, singolo di Carvajal e si va 1 a 0. Mazzanti alza un texas dietro la prima, sembrerebbe una facile presa ma il forte vento ci mette del suo e la palla cade in terra, 3 a 0 e uomo in seconda. Non finisce qui, insidiosa rimbalzante di D'Auria su Dallospedale che commette un errore e permette al seconda base della Danesi di arrivare in prima salvo, mentre Dall'Olio si guarda intorno Mazzanti corre anche verso casa e arriva salvo per il 4 a 0.

Una ghiottissima occasione per il Bologna arriva al terzo, con due fuori singolo di Dallospedale, base a Liverziani. Un texas di Frignani cade di qualche centimetro in foul, e sarebbero stati due punti a casa, poi finisce in prima per quattro ball. Con tre corridori in base Sheldon alza un pop in diamante preso al volo da De Franceschi con qualche affanno per via del solito vento, e la Danesi esce indenne. Anzi, alla seconda parte del terzo allunga, tre singoli di Patrone, Mazzanti e D'Auria valgono il 5 a 0.

Masin, pur concedendo qualche base ball di troppo nel corso degli inning, riesce a contenere bene l'attacco ospite. Ne è la dimostrazione il quinto attacco dell'Italeri, che si era trovata con due uomini in base e un out. Il mancino della Danesi riesce a mettere al piatto Liverziani e a costringere Frignani ad alzare una volata dalle parti dell'esterno centro. Corradini al quinto invece è costretto a scendere, sotto i colpi dell'attacco del Nettuno e ancora una volta “tradito” dalla sua difesa. Con due fuori e Mazzanti in seconda grazie ad un doppio battuto in precedenza, concede una base a Mastrantonio, Paoletti batte una rimbalzante su Sheldon che sbaglia l'assistenza in prima e permette a Mazzanti di entrare a punto. Singolo sulla prima di Schiavetti e ne entrano altri due, il punteggio è di 8 a 0 e la gara può considerarsi virtualmente chiusa, il resto serve solamente per completare il tabellino.

Migliore del Nettuno in attacco senza dubbio Mazzanti, tre valide su tre turni con due punti battuti a casa ed un doppio. Bologna per il secondo anno consecutivo perde ai play off tre gare allo Steno Borghese, ancor peggiore il record di Mazzotti, che tra 1999 (quando allenava il Rimini), 2001 e 2002 nei play off ne ha lasciate nove su nove in riva al Tirreno. Buon per l'Italeri che da venerdì la serie si sposta al Gianni Falchi.

ITALERI Bologna 000.000.000 = 0 (bv 5, e 2)
CAFFE' DANESI Nettuno 401.030.000 = 8 (bv 8, e 1)
arbitri: Chirici, Maestri, Codispoti, Giabbani

lanciatore vincente: Masin
lanciatore perdente: Corradini
doppi: De Franceschi, Mazzanti (N), Neri (B)

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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