Tanto per s … parlare.
Non so come questo movimento potrà fare per uscire da uno stallo che, a giudicare da tutte le voci che si sentono, nonostante i buoni propositi, dà l’impressione di andare alla deriva.
Forse occorrono le cose eclatanti per prendere coscienza?
O basta che ogni persona coinvolta e interessata, faccia con coscienza e premura bene il suo dovere quotidiano, dal ragazzino che va all’allenamento, al presidente federale, dall’allenatore, al designatore arbitrale.
Dobbiamo acquistare molta più credibilità, anche fra di noi; non nascondiamocelo che si avverte quel senso di diffidenza e di sfiducia che porta ognuno a dire che non vale la pena darsi da fare.
Ma in fondo cosa voglio io?
La mia squadra ha vinto i play-off, un’altra è ai quarti di finale, c’è questo, quest’altro, ma … c’è incertezza.
Per me dobbiamo avere il coraggio di fare le cose con più coerenza e pretenderla da tutti.
Non deve esistere che una società percorre 400 km per andare a giocare un partita di play-off dove c’è in ballo il risultato di una stagione e prospettive future, e l’arbitro non viene avvisato.
Dopo infinite ricerche arriva un arbitro dopo circa un’ora dall’inizio fissato per la gara, anche contrariato perché aveva cercato il campo per tutto Grosseto.
Non possiamo permetterci queste ‘leggerezze
L’arbitro in questione poi ha ‘solo arbitrato i due incontri da dietro la pedana del lanciatore, adducendo che avrebbe visto meglio gli arrivi in base: ma quanto ha penalizzato i lanciatori?
Per giudicare 20-30 arrivi in base ha dovuto approssimare 200-300 giudizi sui lanci.
Perché chi organizza queste cose come ha avvisato le Società con 15 giorni di anticipo, non si è preoccupato anche di avvisare l’arbitro e accertarsi che ci fosse?
Perché chi organizza queste fasi, permette che certe partite vengano giocate su campi irregolari, non omologati, come il campo da calcio di Teramo dove è stato segnato il diamante con le linee di foul destro e sinistro a 40 mt. dalla recinzione e tutto il fondo del campo in frantoio (ghiaino) di cui ho ampia documentazione?
Sicuramente la rinascita e la ripresa sarà lunga e penosa, ma dipende da ognuno di noi e dalle piccole cose.
Chi si occupa delle finali deve fare in modo che si svolgano nel modo più regolare, verificare gli impianti, e tutte le altre cose che gli competono.
Mi auguro che nessuno si risenta per questo e condivida il mio disappunto, ma se al contrario qualcuno si risente, allora ho piacere poiché vuol dire che c’è anche qualche colpevole, e allora che la faccia finita se non sa fare il suo lavoro.
Luigi Bellavista
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