Gli Yankees faticano, ma si salvano grazie a Bernie Williams

Lo Yankee Stadium ad ottobre è sinonimo di magia, emozioni e grande baseball, e gara 1 della serie divisionale tra Yankees e Angels non ha certo tradito le attese. Anaheim, pesantemente sfavorita, è rimasta in gara fino all’ottavo inning, quando le mazze di Jason Giambi e Bernie Williams hanno permesso a New York di rimontare e di andare a vincere 8-5. Buona ma sfortunata la prova del partente degli Angels Jarrod Washburn, che ha concesso 4 punti in 7 riprese, mentre dall’altra parte la serata di Roger Clemens non è stata tra le migliori della sua carriera, e la partita di ‘the Rocket” è durata solo 5 inning e 2 terzi.

Uno dei primi lanci della gara di Jarrod Washburn è stato spedito da Derek Jeter oltre la recinzione all’esterno sinistro, e il partente di Anaheim si è salvato da guai peggiori grazie al pregevole doppio gioco iniziato da Troy Glaus sulla rimbalzante di Bernie Williams.
Dall’altra parte, gli Angels si sono resi pericolosi nel secondo inning, quando con due eliminati Bengie Molina ha messo a segno un doppio che ha spinto Scott Spezio fino alla terza base, ma Roger Clemens si è ripreso ed ha ottenuto l’eliminazione di Adam Kennedy. Nella ripresa successiva è arrivato il punto del pareggio: Darin Erstad ha messo a segno un singolo, poi è partito per la rubata e ha sfruttato l’assistenza errata di Jorge Posada, finita in esterno centro, per arrivare fino alla terza base, prima di segnare sul singolo di Tim Salmon.
Washburn, forse schiacciato psicologicamente dalla pressione di lanciare una gara così importante allo Yankee Stadium in ottobre, non è parso essere in perfetto controllo dei suoi lanci fin dall’inizio della gara, e contro troppi battitori ha dovuto recuperare dopo essere stato in svantaggio nel conto. Nel quarto inning, il partente ha pagato la sua imprecisione, quando dopo aver concesso una base-ball a Jeter è stato costretto a lanciare una veloce a Jason Giambi, che l’ex Athletics ha spedito in tribuna per il 3-1; ancora una volta il doppio gioco che ha chiuso la ripresa ha salvato Washburn da guai peggiori, e dopo pochi minuti, il doppio di Garret Anderson con le basi piene e due eliminati ha pareggiato la situazione, portando a casa Adam Kennedy e David Eckstein, entrambi beneficiari di una base-ball.
Il fuoricampo di Rondell White nel sesto inning ha riportato sopra di un punto gli Yankees, ma con Clemens ormai prossimo a finire la benzina, Troy Glaus ha rimesso la situazione in parità poco dopo; la gara di ‘The Rocket” è terminata pochi secondi dopo la battuta di Glaus, con l’ingresso in campo di Ramiro Mendoza, e il rilievo di New York ha tenuto bene nel settimo, ma all’inizio dell’ottavo è stato ancora colpito duro da Glaus, che ha portato in vantaggio gli Angels 5-4 con un altro solo homer.
L’attacco decisivo degli Yankees è arrivato nell’ottavo inning, quando il rilievo Ben Weber è salito sul monte, facendo sì che la partita di Washburn terminasse dopo soli 80 lanci, in modo da preservare il partente per un’eventuale gara 4. Weber ha ottenuto le prime due eliminazioni, poi ha concesso due basi ball a Alfonso Soriano e Jeter; con il closet Troy Percival apparentemente pronto nel bullpen, il manager Mike Scioscia ha preferito inserire il mancino Scott Schoenweis ad affrontare Giambi, e l’ex Athletics ha colpito una violenta pallina non controllata in prima base da Scott Spezio, permettendo a Soriano di segnare il punto del 5-5. Schoenweis è stato rilevato da Brendon Donnelly, che ha concesso subito a Bernie Williams il fuoricampo da tre punti che ha mandato in visibilio lo Yankee Stadium, e ha deciso la partita.
A concludere la gara, sul monte è salito Mariano Rivera, che ha tenuto a zero gli Angels nel nono senza mostrare segni né nei problemi fisici avuti durante la regular season, né di risentire psicologicamente della salvezza bruciata lo scorso anno in gara 7 delle World Series.

Ora per gli Angels la strada si fa in salita, con Andy Pettitte e Mike Mussina pronti a scendere sul monte per gli Yankees in gara 2 e 3, ma Anaheim ieri sera ha dimostrato di poter giocare alla pari con New York, e ciò potrebbe essere importante per il morale della squadra.
Gara 2 è in programma stasera, ancora allo Yankee Stadium.


ANAHEIM 0 0 1 0 2 1 0 1 0 = 5 (bv 12, e 0)
NY YANKEES 1 0 0 2 1 0 0 4 x = 8 (bv 8, e 1)

Note: lanciatore vincente Steve Karsay; lanciatore perdente Weber; salvezza Rivera
Fuoricampo: Jeter (1 pt, 1° inn.), Giambi (2 pt., 4° inn.), White (1 pt., 5° inn.), Williams (3 pt., 8° inn.), Glaus (1 pt., 6° inn. e 1 pt., 8° inn.)

Matteo Gandini

Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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