Anaheim in festa, gli Yankees a casa

Gli Anaheim Angels hanno rovinato la festa a quella che forse era la più autorevole delle partecipanti. Sì, dopo il 9-5 di questa notte, ottenuto con un fantastico quinto inning da 8 punti, i californiani vanno a giocarsi il titolo della AMERICAN LEAGUE, mentre New York termina la sua corsa ad una fermata veramente antcipata rispetto agli ultimi anni, che li avevano visti centrare 5 delle ultime 6 World Series.

Gli Angels, che non avevano mai vinto una serie di postseason nella loro storia, hanno battuto gli uomini di Torre proprio con le loro armi migliori: solidi partenti sul monte, difesa rocciosa e attacco con i tempi giusti. Ancora costretti a rimontare un deficit arrivato ben presto, i californiani hanno sfoderato un potenziale devastante nel quinto, mettendo a segno l’inning più prolifico della storia delle Division Series, aperto con il fuoricampo del 2-2 messo a segno da Shawn Wooten sul povero David Wells. Una devastante serie di singoli vincenti è arrivata dalle mazze di Darin Erstad, Tim Salmon, Garret Anderson e Scott Spiezio, prima che Wooten, tornando a battere nello stesso inning, fissasse il punteggio sul 7-2. Il vortice Angels si è poi chiuso con un doppio da due punti di Bengie Molina.
Il partente di Anaheim Jarrod Washborn ha fatto in pieno il suo dovere, concedendo due punti (uno solo guadagnato) e 6 valide in 5 innings veramente intensi. Lo stesso non si può dire per David Wells, la cui prima sconfitta in carriera in una serie di Division è arrivata anche per colpa di una difesa insolitamente imprecisa. Ma 10 valide concesse in poco più di 4 innings sono veramente troppe per far strada in un match ‘dentro o fuori”.

Eppure, per gli Yankees le cose si erano messe bene fin da subito, grazie al solito doppio di Robin Ventura che ha portato a casa Posada ma non Coomer che, fermatosi in terza, ha poi visto eliminare in sequenza i suoi compagni. Raggiunti subito sull’1-1 per colpa di un errore di Alfonso Soriano che ha permesso a Wooten di pareggiare, gli ormai ex vicecampioni del mondo hanno avuto ancora tempo di rialzare la testa nel quinto grazie ad una volata di sacrificio di Derek Jeter. Il bottino sarebbe potuto essere più ricco senza un paio di giocate eccezionali in difesa arrivate da Anderson in campo sinistro. La parte bassa della ripresa ha segnato la parola fine per questi Yankees, che non sono riusciti a fermare l’attacco Angels nemmeno con un tardivo cambio sul monte che ha portato a lanciare Ramiro Mendoza. Fuochi di paglia sono stati il fuoricampo di Posada nel sesto e il tentativo di mettere pressione nel settimo al rookie Francisco Rodriguez che, dopo aver concesso un punto a causa di un lancio pazzo, ha avuto la forza di eliminare Posada e Johnson. Quando nel nono è stato il turno del closer Troy Percival il destino della partita era irrimediabilmente segnato e il punto battuto a casa da Mondesi vale solo per le statistiche. Statistiche che, in questa serie, parlano di Angels con una media battuta di .376, di 31 punti segnati e 9 fuoricampo. Scusate se è poco in 4 partite. L’altra faccia della medaglia è la media ERA dello staff di New York, un devastante 8.21.

ANAHEIM 0 0 1 0 8 0 0 0 X =9 (15bv 1e)
NEW YORK 0 1 0 0 1 1 1 0 1=5 (12bv 2e)
Note: Lanciatore vincente Jarrod Wasburn, lanciatore perdente David Wells
Fuoricampo: Shawn Wooten (1p nel 5°), Jorge Posada (1p nel 6°),