Uno dei membri di spicco del gruppo chiamato da Giampiero Faraone per questa trasferta messinese, e soprattutto per quella cubana, è Juan Carlos Vigna, oriundo proveniente dalla Repubblica Dominicana e stella del Nettuno in serie A1. Vigna ha dato prova di tutto il suo valore nell'amichevole disputata ieri a Roma contro la Spagna, in cui ha concesso solo 3 valide in 5 riprese.
Cosa hai provato ad indossare per la prima volta la casacca azzurra, dopo avere militato nelle file della nazionale dominicana?
Bè, per me era la prima volta con la nazionale azzurra, e credo che per me questa sarà un'ottima esperienza. Ho sempre visto, quando ho giocato contro l'Italia, che qui c'è un'ottima organizzazione, che la federazione fa un ottimo lavoro. Io contro l'Italia avevo giocato nel '98, qui ai mondiali, e nel '92 ai Giochi di Barcellona, e ho visto come erano le cose, oltre ad avere fatto amicizia con la squadra italiana. Me l'avevano sempre detto, e l'avevo visto con i miei occhi, che qui i dirigenti sono organizzati molto bene
Ieri hai giocato molto bene, con 7 strikeout in 5 inning…
In realtà non sono molto convinto della mia prova, anche perché nell'ultima settimana avevo lanciato due volte, e visto che abbiamo appena finito il campionato sono un po' stanco, non mi sentivo benissimo. Ho avuto qualche problema di controllo, ma in alcune occasioni sono stato anche un po' fortunato…penso di poter far meglio
Cosa pensi che sia mancato quest'anno al Nettuno nelle finali?
Quest'anno abbiamo fatto troppi errori, e qualche volta anche noi lanciatori abbiamo sbagliato un po' di troppo, abbiamo concesso troppo; poi, qualche giocatore non ha battuto particolarmente bene. Insomma…è mancato un po' di tutto, anche un po' di concentrazione
In campionato sei stato utilizzato soprattutto come rilievo, ma Faraone ti vede probabilmente come primo partente…
Io prima di venire qui giocavo come partente, ma quando sono arrivato a Nettuno mi hanno detto che a loro serviva un rilievo, e io mi sono reso disponibile. Ho detto: “va bene, proviamo”. Comunque ho fatto sempre il rilievo e il partente, quando mancava un partente l'ho sostituito io, anche se effettivamente più che altro ho fatto parte del bullpen
Che differenze trovi tra la nazionale azzurra e quella dominicana? A livello di gruppo, di metodologie di allenamento…
Per quanto riguarda il gruppo, è un po' presto per dirlo, perché sono entrato a far parte di esso solo ieri; comunque, in Repubblica Dominicana il gruppo della nazionale è molto solido, tutti si conoscono molto bene. Qua, gli allenamenti mi sembrano un po' più leggeri, rispetto a quelli di là, che sono più duri, più difficili…là ci si allena anche la mattina. Si dà molto peso al mantenimento della forma fisica, sia durante il campionato che dopo la fine, e i giocatori sono abituati a rimanere sempre in allenamento
Come vedi le chances dell'Italia alla coppa Intercontinentale?
Vedo bene la nostra squadra, anche se siamo un gruppo giovane, soprattutto per quanto riguarda il reparto lanciatori. Penso che possiamo fare un ottimo torneo
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