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I numeri finali delle World Series

Sono finite le World Series con la vittoria degli Anaheim Angels di Mike Scioscia e Troy Glaus eletto MVP della finale. Il terza base di Anaheim ha chiuso in sette partite con una media battuta di 385 in 26 turni (10 valide): 4 singoli, 3 doppi e 3 fuoricampo. Glaus inoltre è stato il maggior portatore di punti, ben 8, come il compagno di squadra Scott Spiezio, il Mike Piazza di Disneyland… Infine, leadership nella squadra anche nella media bombardieri, la slugging pct: 846. Niente a che vedere con le cifre mostruose di Barry Bonds però, visto che sarebbe stato senza dubbio lui l’MVP se i suoi San Francisco Giants avessero vinto le World Series. Media battuta quasi da record (471, nella storia tre giocatori a 500; Bonds si è ‘bruciato” con l’ultimo turno), 8 valide su 17 turni alla battuta (2 singoli, 2 doppi e 4 fuoricampo), 8 punti segnati (più di tutti), 6 rbi e ben 13 basi ball; media bombardieri fantascientifica (1294).
Tra gli Angels, fondamentali 3 dei 6 punti battuti a casa da Garret Anderson, che con il suo doppio (unica battuta extrabase delle finali) ha permesso ad Anaheim di vincere gara 7. Per lui media battuta di 281. Molte bene, anche in difesa (spettacolare una sua presa al volo, sempre in gara 7), Derin Erstad, che ha chiuso a 300 di media battuta con 3 doppi, 1 home run e 3 rbi. Sopra 300 anche David Eckstein, il giocatore con l’impugnatura della mazza, più corta della storia (310) e ‘Mister Angels” Tim Salmon (346, 2 fuoricampo e 5 rbi). Per gli altri titolari, medie comunque, di tutto rispetto: 286 per uno dei protagonisti dell’ultima gara Bengie Molina, 280 per Adam Kennedy, 267 per il designato Brad Fullmer e 261 per Spiezio (autore dell’unico triplo della squadra). Ottime cifre anche per Benji Gil che è andato a battere 5 volte, mettendo a segno ben 4 valide.
Bene tra i Giants, oltre al già citato Bonds, J.T. Snow, l’ultimo ad arrendersi domenica notte, che ha battuto con una media di 407 con 1 doppio, 1 fuoricampo e 4 rbi; e David Bell che ha chiuso con una media battuta di 304 con 1 fuoricampo e 4 rbi. Fondamentale quando è andato in base Kenny Lofton (290 con 1 doppio, 1 triplo e 2 rbi): per lui 3 basi rubate e 7 punti segnati. Gli altri titolari: 276 per il discontinuo Jeff Kent (ma 3 home runs e 7 rbi), 250 per Rich Aurilia, 238 per l’ex campione del mondo Raggie Sanders e 231 per Benito Santiago. Così così Shawon Dunston, usato come pinch bitter e battitore designato in alcune partite (buona la sua prestazione in gara 6): 222 di media con 1 home run e 3 rbi.
A guardare le cifre di alcuni, come Pedro Feliz (000 di media con 2 K in 5 turni) e Tom Goodwin (2 K in 4 turni), appaiono discutibili alcune scelte del manager Dusty Baker in gara 7.
Tra i lanciatori va subito menzionato, probabilmente, il peggiore. Livan Hernandez ha perso 2 partite su 2, lanciando da partente solamente 5.2 riprese e subendo l’impossibile: 9 valide per 10 punti, 9 dei quali guadagnati sul lanciatore, per un PGL complessivo delle World Series di 14.29. Meglio, sarebbe stato far lanciare da subito e non come rilievo lungo, Kirk Rueter che in 10 riprese ha totalizzato un PGL di 2.70. Due della tre vittorie dei Giants portano la firma di rilievi (Ched Zerbe, in 6 riprese, 3.00 di PGL; e Tim Worrell, che però ha anche perso gara 6, 3.18 di PGL in 5.2 riprese), mentre l’ultima, ma la prima in ordine temporale è stata quella di Jason Schmidt (5.23 di PGL in 10.1 riprese lanciate). Piuttosto negative le cifre dell’altro partente, Russ Ortiz (0-0 in 2 gare, con un PGL di 10.13 in 8 riprese). Meglio Rob Nen (0.00 di PGL in 3.00 riprese con 2 salvezze) e Scott Eyre (0.00 di PGL in 3.00 riprese), mentre in 6 apparizioni Felix Rodriguez, che ha perso una partita e ha un PGL di 4.76 in 5.2 riprese, non riesce a guadagnarsi la sufficienza.
Tra i vincitori, spiccano le due giovani stelle: John Lackey, promosso partente a metà stagione e vincente di gara 7 (per lui PGL di 4.28 in 12.1 riprese lanciate); e Francisco Rodriguez, che ha si perso una partita, vincendone però una, ma ha mostrato una freddezza da campione, realizzando anche 3 strike out in nell’ottava ripresa di gara 7 (2.08 di PGL in 8.2 riprese). Bene anche Brendan Donnelly (1-0) che non ha subito punti in 7.2 riprese, concedendo solamente 1 valida. Discreti il closer Troy Percival (3 salvezze in 3 opportunità con un PGL di 3.00 in 3 riprese… Viva il 3!!!) e Ramon Ortiz, vincente di gara 3, messo ko da un infortunio per gara 7 (7.20 di PGL in 5.00 riprese). Male, ma sempre Campioni del Mondo, Jarrod Washburn (0-2, 9.31 di PGL in 9.2 riprese), Kevin Appier (0-0 in due partenze, 11.37 di PGL in 6.1 riprese) e il rilievo ‘schizzato” Ben Weber (13.50 di PGL in 4.2 riprese).

Federico Masini

Nato il 28 marzo del 1979 a Grosseto, Federico risiede a Legnano dove lavora per la redazione milanese del quotidiano sportivo Tuttosport. Giornalista professionista, collabora con la testata torinese dal marzo del 2006 e dal 2009 è corrispondente, seguendo principalmente gli eventi delle squadra di calcio della città meneghina, Inter e Milan. In passato ha lavorato pure con Il Giorno (dove ha seguito le vicende delle formazioni lombarde di baseball e softball) e Libero, mentre tuttora collabora ogni tanto con Il Tirreno dove può sfogare la sua passione per il baseball seguendo le partite in casa e, soprattutto, in trasferta del Bbc (ha raccontato le partite anche per una radio locale). Collabora con Baseball.it dalla sua nascita, seguendo le vicende del Grosseto e curando, a volte, l'aspetto statistico dell'Italian Baseball League.

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