Adesso penserete che sono uno che spara un sacco di balle, pero' non posso fare a meno di raccontarvi questa.
Ero al ristorante con un amico cubano e stavamo allegramente mangiando e conversando, quando il mio amico in questione si blocca e mi chiede se ho la macchina fotografica.
No, che non ce l'ho. Cosa dovevo fotografare, a pranzo con lui, d'altra parte…
Beh, avevo fatto male a non portarla. Davanti a me si e' seduto Compay Segundo in persona, il grande artista cubano che ha trovato fama e celebrita' anche in Italia in tarda eta'. Compay stava festeggiando il suo compleanno con un gruppo di amici. Momenti importanti.
Ci sono stati anche momenti importantissimi. Grazie alla compagna di un arbitro e ad una classificatrice ufficiale, che hanno fatto adeguata propaganda del mio 'Diario', il personale cubano della sala stampa dello stadio “Latinoamericano” mi chiama ormai “Quello che e' rimasto chiuso nel bagno di Victor Mesa”. Come fama, mi mancava.
Sembra che tutti i problemi del baseball italiano risiedano nella convocazione di Diego Zamo'. Mi scuso con il giocatore pubblicamente per aver tirato in ballo l'argomento, ma ho pensato che parlandone su baseball.it avrei risolto il problema delle e-mail piu' o meno cortesi che mi arrivano sull'argomento.
Derogando in parte agli accordi che ho con Alessandro Labanti, che mi perdonera', lo so, faccio il portavoce della Federazione e affermo: “Il metodo voluto dal presidente Fraccari e condiviso dal selezionatore Faraone per le convocazioni e' basato solo ed esclusivamente sul merito e le scelte sono fatte solo ed esclusivamente dai tecnici, il cui lavoro verra' valutato dal Consiglio Federale per obbiettivi. Per essere chiari: in questo caso, dopo la qualificazione alle Olimpiadi di Atene”. Semplice e naturale, quasi banale.
Dite quel che volete, comunque, io di questo gruppo della nazionale sono decisamente orgoglioso.
A livello di talento potenziale, ne abbiamo da vendere.
Prendiamo solo i ragazzi nati negli anni '80. Partiamo dai lanciatori: De Santis e' una sicurezza. Tomassi e Lucena stanno crescendo a vista d'occhio. Nava e Mariani hanno braccio e voglia di arrivare. Arriviamo agli interni: Sgnaolin e Imperiali potrebbero formare la cerniera interbase e terza della nazionale per i prossimi 15 anni. Aggiungiamo un po' di potenza: Chiarini puo' battere un fuoricampo contro chiunque.
Mischiamo il tutto con i giovani veterani Dallospedale e Liverziani, accorgiamoci che a casa ci sono elementi del valore di Rigoli, Frignani, Ginanneschi e Cabalisti (per fare 4 nomi) aggiungiamo un pizzico di Badii nel bull pen e ci accorgiamo che la nazionale del futuro procede. eccome se procede.
Io dico che e' il caso di aver fiducia.
Siamo tutti allo stadio “Latinoamericano” sotto la minaccia della pioggia. Sarebbe un bel colpo di genio, aver rinviato la partita alle 21 per poi sospenderla per pioggia e, probabilmente, assegnare il primo posto nel girone per sorteggio.
Oggi pero' l'Avana era quasi bloccata per una manifestazione contro l'Embargo Americano. Anche al baseball, insomma, puo' capitare di passare in secondo piano.
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