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Nuovi nomi per la Hall of Fame

Alle due di pomeriggio, ora statunitense, un nuovo capitolo si aggiungerà ala storia della Hall of fame. L’ex capo dell’unione giocatori Marvin Miller è il più serio candidato ad entrare a Cooperstown quando verranno annunciati i risultati della votazione di oggi da parte del Veteran Comittee. Miller fa parte di una rosa di 15 candidati tra non giocatori, che include managers, arbitri e dirigenti. Nella lista dei 26 ex giocatori considerati, fanno invece parte tra gli altri Tony Oliva, Ron Santo, Joe Torre, Joe Gordon, Bob Meusel e Roger Maris. Proprio Torre, attuale manager degli Yankees, potrebbe essere chiamato in virtù della sua straordinaria carriera, prima sul campo, poi in panchina, anche se lui stesso si è dichiarato sorpreso che questo possa, trovandosi ancora nel pieno dell’attività. Ogni candidato in grado di raggiungere il 75{7d14d983f1401145755820e177b04bf33a751ed5db279cb1f2a1101fab2dba17} dei voti degli aventi diritto potrà entrare nella Hall of Fame il 27 luglio, raggiungendo Gary Carter ed Eddie Murray, recentemente scelti durante il voto annuale della Baseball Writers Association of America. La prossima elezione per il gruppo dei non giocatori si svolgerà nel 2007.

Il closer dei Padres Trevor Hoffman ha sciolto ogni riserva: dovrà operarsi di nuovo in artroscopia alla sua martoriata spalla destra che non è riuscita a rimettersi in sesto con il semplice lavoro di riabilitazione. L’ipotesi più ottimistica per un suo ritorno sui campi parla del mese di luglio. Logico che la squadra debba correre ai ripari per trovare un degno uomo da ultimo inning. Smentite le voci di un interessamento al free agent John Rocker e considerato che tra i propri rilievi solo il 45enne Jesse Orosco ha in carriera ricoperto questa posizione, il GM Kewin Towers avrà il suo bel da fare nelle prossime settimane.

Con l’inizio delle prime amichevoli, gli Orioles tenteranno di recuperare nel ruolo di primo battitore dell’ordine Jarry Hairston Jr.. L’ex prospetto d’oro, dopo una stagione disastrosa nella sua prima parte, aveva perso il posto a vantaggio di Melvin Mora lo scorso anno, ma per questo 2003 è una delle scommesse di Baltimore. Una conferma che viene direttamente dal manager Art Hargrowe: ‘Lo scorso anno Jerry pensava troppo a battere di potenza, a vedere quanto lontano poteva spedire la palla. Se riuscirà a capire che il suo ruolo è invece raggiungere le basi il maggior numero di volte possibile, oltre a battere fuoricampo, la nostra sfida sarà vinta e lui dimostrerà il suo pieno valore”.

Le prime uscite per i Mariners, invece, serviranno soprattutto per testare il ruolo di secondo battitore alle spalle di Ichiro Suzuki, in considerazione di un dato che ha fatto del giapponese lo scorso anno il giocatore mandato più volte (27) in prima base intenzionalmente nella AL. Proprio per questo, il manager Bob Melvin tenterà di far seguire Ichiro da un battitore in grado di far pensare due volte gli avversari prima di concedere la base al suo leadoff. Le prima partite serviranno a provare in questa posizione Randy Winn, che si altererà con Jeff Cirillo e Bret Boone.

Non solo baseball, questi giorni, nel camp dei Giants. Il manager Alou e molti giocatori sono infatti impegnati nella registrazione di una serie di spot di carattere umoristico che verranno trasmessi in tv durante le partite della squadra ad inizio stagione. ‘E’ un modo per mostrare ai nostri fans il volto umano dei nostri giocatori e per presentare in modo originale i nuovi membri del nostro gruppo, manager compreso”, ha dichiarato Tom McDonald, alto dirigente della squadra californiana.

Nuova acquisizione per gli Expos, che hanno firmato con un contratto di minors il versatile Jose Offerman. Il 34enne era libero dopo una stagione divisa tra Boston e Seattle e, se riuscirà a conquistarsi il posto in squadra, potrebbe rivelarsi un’utile alternativa soprattutto nelle fasi finali delle partite.

Infine, ancora strascichi per il caso Becheler. La Cytodyne Technologies, azienda produttrice dello Xenadrine, il prodotto contenente efedrina sotto accusa per la morte del giovane lanciatore, ha comunicato le proprie condoglianze alla famiglia, ma rispedisce al mittente le accuse e gli inviti a ritirare dal mercato la sostanza: secondo il produttore, sarebbe ingiusto criminalizzare senza basi scientifiche certe un prodotto correntemente usato da oltre 20 milioni di americani.

Emiliano Raccagni

26 anni, collaboratore baseball Usa

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