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Nettuno, brividi solo nel finale

Sette punti al secondo inning e quattro al quinto bastano alla Danesi Nettuno per conquistare in scioltezza anche garadue contro la T&A. Partita che inizia male per i padroni di casa, al primo assalto gli ospiti passano in vantaggio con Tassinari in base per quattro ball, doppio di Yong Do e battuta in diamante di Paganucci per l'1 a 0. Al secondo assalto il Nettuno chiude immediatamente i conti con il big inning di cui sopra. Il partente Cingolani finisce per concedere solamente tre valide ma anche quattro basi, la difesa commette un errore e De Los Santos ci mette del suo spedendo ancora una volta la pallina fuori dal campo, il settimo in undici partite. Per la cronaca l'home run è stato fatto a sinistra, ma senza il chilometraggio di quelli precedenti, ma il 7 a 1 è comunque servito. San Marino segna al quarto con Rovinelli spinto da un singolo di Lonfernini, ma sono ancora i padroni di casa a rendersi protagonisti al quinto. Di fronte al'ex Maurizio De Santis, originario di Latina e con alle spalle più di qualche anno proprio con la casacca nettunese, la formazione di Bagialemani mette nel tabellino altre quattro segnature culminate con l'home run da tre punti di De Franceschi. Al sesto terzo homer della giornata, Colicchio appena entrato batte un fuoricampo da un punto al centro per l'11 a 3, allontanando la manifesta inferiorità e colpendo immediatamente duro Colaceci, entrato a sostituire il partente Censale. Per quest'ultimo, all'esordio in campionato, prestazione tutto sommato positivas, in cinque riprese di gioco concede due punti, tre valide, cinque strike out e quattro basi, denotando qualche problema di controllo dovuto più che altro al poco allenamento. La gara finisce dopo quasi tre ore di gioco, una girandola di cambi ed un punto del Nettuno all'ottavo, che non bastava comunque a far finire la partita prima del limite. Finisce invece che entra sul monte per il nono un irriconoscibile Mauro Salciccia e San Marino segna per sei volte ed almeno nel conto delle valide supera i padroni di casa.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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