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Colavita vince con merito, paura nel finale


L’Anzio vince con merito, dopo aver subito la sfuriata iniziale del San Marino e aver rischiato di gettare tutto all’aria all’ultimo inning. Colavita che ha costruito la sua vittoria sulle prestazioni di Sangilbert prima (10 k in 7 riprese, 5 valide concesse e 2 basi) e Richetti poi (6 K in due inning) con quest’ultimo che però ha fatto tremare squadra e pubblico proprio al nono attacco degli ospiti. A basi cariche e con due eliminati, il conto pieno a casa su Yong, il giovane lanciatore ha però indovinato una curva che ha lasciato il battitore a guardare. Era partita bene la T&A su Sangilbert, colpito subito dal singolo di Yong, il triplo di Rovinelli e il doppio di Colicchio. Al cambio di campo basta il singolo di Franco, aiutato dopo la rubata da due lanci pazzi di Montane, per far accorciare le distanze all’Anzio. Fino al sesto da segnalare solo un doppio di Parisi e l’infortunio all’arbitro capo Ferri, colpito da una pallina alla spalla e costretto a lasciare la direzione a Maestri. Poi nel turno d’attacco l’Anzio è bravo e fortunato: valida interna di Tavarez, base a Sanna, quindi con due out altro lancio pazzo e poi arriva il doppio di Scorziello. La partita di Montane finisce, tocca a Go Ono. San Marino prova a pareggiare ma dopo la valida di Tassinari al settimo prima un’ingenuità nella corsa in terza su una battuta interna dello stesso battitore, che aveva rubato la seconda, e poi il colto rubando di Astolfi chiudono l’attacco. Anzio segna ancora subito dopo: con due fuori base a Franco, singolo di Tavarez e con uomini agli angoli singolo di Casolari. Con Sanna nel box e Tavarez che aveva rubato la terza non riesce la doppia rubata e il dominicano viene preso a casa base. Entra Richetti che mette subito un K, poi errore difensivo e singolo di Rovinelli, quindi 2 K. Al nono singolo di Parisi, K Bello, entra Paganucci come pinch bitter ma resta al piatto, poi basi a Lonfernini e Bissa e Yong che resta a guardare per l’esultanza del pubblico del ‘Reatini” dopo una comprensibile sofferenza finale.

Giovanni Del Giaccio

Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.

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