Categories: Serie A1

La Gardenia si aggiudica garauno (5-1)

Grazie ad un Meacham in serata di grazia (dieci strike out in otto riprese complete) e ad una difesa impenetrabile La Gardenia porta via garauno dallo Steno Borghese vincendo per 5 a 1 e mostrando una solidità invidiabile. Bagialemani, costretto ancora per una settimana a fare a meno del lanciatore straniero (Vasquez arriverà tra domani e dopodomani), manda Diego Ricci in pedana, con Frezza in prima base, Mastrantonio all'esterno sinistro e De los Santos battitore designato. Dall'altro fronte Grosseto può contare come detto sopra su un Meacham assolutamente in grande spolvero, nelle prime tre riprese non fa letteralmente toccare la pallina all'attacco avversario, cinque eliminazioni al piatto su nove battitori affrontati. L'inizio di Ricci al contrario è meno eclatante, subisce tre valide ma riesce sempre ad uscire indenne dalle situazioni potenzialmente pericolose sfruttando al meglio la curva.
Al quarto inning la partita si sblocca; la ripresa si apre con un singolo di Steven Rodriguez che sfrutta un po' di ingenuità degli esterni del Nettuno per raggiungere la seconda, subito dopo Gasparri tocca un singolo a destra ma Rodriguez non rischia la corsa. Con uomini agli angoli Bischeri tocca sul terza base che sceglie l'assistenza in prima e permette a La Gardenia di segnare il punto del vantaggio.
La prima valida della Danesi arriva al quarto, con un bel doppio tra gli esterni di Schiavetti, ma nessuno riesce a dare continuità dopo di lui mentre alla prima parte del quinto il Grosseto allunga. Doppio di Bindi sulla recinzione di sinistra, bunt di sacrificio di Martinez che lo spinge in terza e con il diamante schiacciato verso l'interno arriva il singolo sul seconda base di Hecker che porta a casa il punto del 2 a 0.
Meacham continua a non concedere praticamente nulla all'attacco di casa, aiutato anche da una difesa che non sbaglia una virgola, mentre Diego Ricci alla prima parte del settimo viene sostituito da Colaceci dopo aver subito l'ottava valida ed aver effettuato un buon numero di lanci. Colaceci esordisce colpendo Martinez, poi una battuta di Hecker viene raccolta al volo da Mastrantonio, al momento di afferrare la pallina per il rilancio l'esterno sinistro del Nettuno la fa cadere e l'arbitro di terza Fabrin chiama la valida. Proteste, anche veementi, ma si va avanti con basi cariche ed un out, Ramos e Rodriguez rimangono strike out e la Danesi rimane in partita.
Alla seconda parte del settimo, dopo un out, D'Auria batte un singolo lungolinea a sinistra, si presenta al piatto De los Santos e con il conto di tre ball ed uno strike piazza un singolo a destra che spinge D'Auria in terza. Con uomini agli angoli Patrone rimane strike out e nella stessa azione D'Auria viene bruciato sul tentativo di rubare la seconda, doppio gioco e l'opportunità sfuma, così come avviene anche all'ottavo, quando i padroni di casa aprono con una valida, grazie al singolo di De Franceschi, ma Frezza rimane strike out, Mastrantonio batte in doppio gioco e anche in questo caso nulla di fatto.
Dopo un out, Martinez al nono batte un triplo all'esterno centro, seguito da un singolo a destra di Herker che vale il 3 a 0 della sicurezza. Alla terza valida consecutiva, quella di Ramos che porta gli uomini agli angoli, finisce anche la partita di Colaceci, sostituito da Mauro Salciccia, che subisce altri due punti per il 5 a 0. Rilievo finale per Badiì e sono gli ultimi brividi. Con uno fuori il Nettuno riempie le basi su due singoli e una base, va nel box De los Santos che tenta il fuoricampo ma alza solo una volata a sinistra, entra il 5 a 1 e la partita finisce lì. Per stasera Grosseto può sicuramente sorridere.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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