Dall'Ufficio Stampa FIBS riceviamo e integralmente pubblichiamo:
“Con riferimento agli articoli del vostro collaboratore Giovanni del Giaccio su un presunto “caso oriundi”, siamo a precisare che la Federazione non deve nè può deve fare chiarezza su nulla. Ogni tesseramento di 'cittadini italiani precedentemente residenti all'estero' risulta regolare.
Le eventuali indagini di polizia di cui Del Giaccio parla sarebbero indirizzate a verificare se la documentazione presentata per ottenere i documenti che attestano la cittadinanza italiana di questi signori, evidentemente mai sottoposta a verifica delle rispettive autorità consolari, è valida. Nessuna ipotesi è possibile fare sul perchè queste indagini sarebbero partite, essendo il tutto evidentemente coperto dal segreto istruttorio.
Alla Federazione spetta invece chiarire che, in ogni caso, non si prefigurano reati che hanno a che fare con la giustizia sportiva, ma solo con quella penale. Anche nella più disastrosa delle ipotesi, insomma, non ci sarebbero rinvii a giudizio di squadre per illecito sportivo ma solo di persone che hanno violato la legge per ottenere documenti ai quali non avevano diritto.
Ufficio Stampa F.I.B.S.
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