Destinare qualche risorsa al reclutamento è doveroso

E' un bel consiglio federale quello che attende il baseball italiano, perchè Riccardo Fraccari che si definisce “il presidente della sostanza” ha in tasca una sorpresa niente male, che lui stesso dettaglia.
Mi presento a quest'appuntamento di lavoro che si colloca a metà del cammino con la soddisfazione di un avanzo di bilancio di 180.000 euro che ci permetteranno di incrementare le iniziative e la qualità a favore dell'attività internazionale. Siamo stati oculati, attenti e spendaccioni zero: potrei dire che rispetto al passato abbiamo meno gadget, meno bandierine, ma abbiamo più sostanza. Il messaggio che questa federazione ha propugnato a favore di tutti era quello di una linea di principio sulla quale muoversi per arrivare al miglioramento della produttività, al consolidamento dei risultati, discorso generale che coinvolge l'intero sistema delle proposte e del lavoro. Ebbene, io credo che cominciamo a raccogliere risultati. Il numero che ho appena espresso, 180.000 euro a disposizione del proseguimento del discorso tecnico, sia il frutto concreto della filosofia con la quale ci stiamo muovendo. Il bilancio che idealmente firmo a metà cammino è stato agitato da iniziative che considero pregnanti:
esempio: 225.000 euro per la comunicazione, per riaffermare l'immagine e la presenza del baseball sulle televisioni e sui giornali nazionali. A ciò si aggiungano gli stages dei tecnici all'estero ed ora lo scout di tutte le società di serie B, con i nostri tecnici cubani, per conoscerci meglio, per analizzare nel modo più dettagliato possibile la base, per scoprire nuovi talenti, per garantire a tutti conoscenza e il linguaggio in esperanto che questa federazione ha messo a disposizione di tutti. Diciamo che questo Consiglio Federale fa scattare in sintesi la fase due del programma 2003: ed io personalmente, anticipo una considerazione. Sono soddisfatto perchè l'alta specializzazione, quella che il CONI ci chiede perchè non può non essere affascinato dal desiderio di un risultato di vertice, ha preso il suo corso

Un Fraccari una volta tanto sereno e poco nervoso: segno evidente che la macchina si sta muovendo bene e che il motore sembra essere oliato almeno “come piace a lui”. Bel segnale. Da dire ancora che domani l'assemblea delle società convocata Bologna avrà il compito di approvare questo bilancio: che nasce bene per via dei numeri appena espressi, ma che si propone solido, soprattutto, nei contenuti.
Che stia nascendo un baseball italiano finalmente diverso? Fraccari non accetta l'interrogativo: “perchè sono convinto che siamo proprio diversi“.
Tutto bene, dunque?
Ogni cosa che viene costruita con coraggio e coerenza ha pieno diritto di essere considerata “bene” perchè, diamine, si è dato il massimo. Ma questo baseball che ha trovato struttura e alveo nel quale scorrere deve però inventarsi una formula, ci permettiamo di dire addirittura spietata, per il reclutamento dei propri personaggi.
Il restyling dell'usato, il filtraggio delle forze agonistiche, attraverso perdite evidenti (esempio il costo maggiorato dei cartellini, che ha prodotto pulizia nei cassetti delle singole società) ci ha dato numeri sinceri, più piccoli, ma sinceri che ora occorre incrementare, in sol modo.
Recuperando giovani, bimbi, bimbe, ragazzini, senza i quali il futuro è plumbeo. Il baseball, sotto questo profilo, è tra gli sport più sfigati d'Italia: chi ha figli ben saprà che nelle scuole si praticano volley, basket, calcio, atletica leggera ed in alcuni casi il nuoto perchè così ha deciso l'istituzione scolastica.
Chi pertanto cerca risorse nella scuola si conflittualizza in modo matematico contro questo muro di gomma semiautomatico.
Per vincere la battaglia del futuro, il baseball deve trovare la formula per essere presente tra le cose della quotidianità, tra le scelte di famiglia, tra le proposte banali che gli insegnanti scolastici propongono ai ragazzi.
E insomma, tra i 180.000 euro che rappresentano il “bel saldo di qualità” di questa gestione, apprezzeremo che uno fosse utilizzato idealmente per costruire l'altra storia.
Ed il piano due che Fraccari sottolinea deve avere come principio primario quello di rendere il baseball uno sport diverso rispetto al passato, figlio di una comunicazione e di una proposta di reclutamento che al momento, disgraziatamente, latitano.

mario

Nato a Torino nel 1946, è giornalista professionista dal primo maggio 1967 presso la testata Tuttosport di cui è stato redattore capo sino al 12 febbraio 2001.Specializzato in sport vari e marketing, è 'anche' presidente della Juve 98 di cui è stato, proprio temporibus lillipuz anche giocatore.Ha avuto inoltre il merito di portare il padre nel baseball (fu presidente della Juve Lancia per 17 anni) e i due figli che hanno giocato nella Juve 98.

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mario

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