Si ferma a sette la striscia di vittorie consecutive della Danesi, e finisce proprio da dove era cominciata, dal GB Modena che dimostra di poter dire la sua in chiave play off sino all'ultima giornata. Per la Danesi un pesante passo indietro, Vasquez mette a nudo tutti i suoi limiti mentre si consuma dall'altro fronte la più classica delle leggi dell'ex. Cipriano Ventura ritorna in versione amarcord nello stesso stadio dove esordì nel campionato italiano nell'ormai lontano 1998. Dopo cinque anni e due scudetti, rieccolo al Borghese ma da avversario, nonostante questo i tifosi non potevano certo dimenticarsi di lui. Un lungo applauso e la standing ovation prima dell'inizio della partita, una medaglia d'oro consegnata dalla società verdazzurra, poi il play ball e per il dominicano è una passerella trionfale, 8 strike out e solamente 4 valide con una base in 8,1 riprese lanciate. Un altro pessimo scherzo giocato ai suoi ex compagni, dopo quello dell'andata.
L'equilibrio inziale si spezza al quarto, quando Vasquez passa in base su una situazione di conto pieno Rosado. Dopo due eliminazioni altra base gratuita, sempre da situazione di conto pieno, per Righi, a spolverare le basi ci pensa Laffi che indovina un bel doppio all'esterno sinistro per il 2 a 0, punendo l'imprecisione del pitcher della Danesi. Si cambia campo e De Franceschi trova subito un singolo a destra, con due fuori Tovar su azione di batti e corri trova il buco giusto per perforare il diamante spingendo il compagno in terza, si presenta nel box Mazzanti che prima sfiora il doppio rimanendo sul foul di destra per pochi centimetri, poi su un'altra azione di batti e corri per poco non sorprende anche Skinnon in seconda, bravo a recuperare e a chiudere l'assistenza in prima.
Al quinto Modena allunga, apre subito un doppio di Canate, spinto in terza da un bunt di sacrificio di Garcia ed a casa da una battuta interna di Munoz mal controllata da D'Auria in terza base, valida o errore che sia (per la cronaca il classificatore decide per la valida) il Gb si porta sul 3 a 0 a metà gara. La Danesi non reagisce affatto, la seconda parte del sesto si risolve con due eliminazioni al piatto per Schiavetti e De Franceschi, entrambi a vuoto sul ben conosciuto slider di Ventura, e D'Auria colto rubando dopo che aveva raggiunto la prima per quattro ball, gli unici regalati dall'ex Danesi.
Settimo inning e dopo un singolo a destra di Laffi, c'è il bunt di Skinnon sul quale Vasquez sbaglia l'assistenza portando gli uomini agli angoli. Seguono i quattro ball a Canate e Garcia per il 4 a 0 forzato. Finisce la partita di Vasquez, che lascia il campo con 5 valide al passivo, altrettanti strike out ma anche 6 basi, decisamente troppe. Entra Mauro Salciccia e su due singoli di Munoz e Rosado entrano i punti che portano il parziale sul 8 a 0, chiudendo virtualmente la partita con due inning di anticipo. L'ultima emozione sono gli applausi scroscianti che i tifosi del Nettuno riservano al loro vecchio amico Cipriano Ventura, sostituito dopo 8,1 riprese di gioco. Per lui non poteva esserci ritorno più dolce. E il dodicesimo homer di De los Santos, un'altra legnata al centro che regala perlomeno un sorriso.
This post was published on 21 Giugno 2003 00:00
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