Categories: Punto e a capo

Sarà un agosto caldo

Non avremo con agosto un mese pirotecnico come si poteva pensare qualche settimana fa, ma da decidere c'è ancora parecchio. Segnatamente, 2 posti per i 'play off' su 4 disponibili e un meno gradito biglietto di sola andata per la 'A2'.

Personalmente, oltre all'Italeri Bologna, che non può materialmente dilapidare un vantaggio di 11 partite sulle quinte in 18 gare, vedo qualificata per la 'post season' la Danesi Nettuno. La squadra di Bagialemani non entusiasma, ma va detto che raramente ha giocato al completo e va aggiunto che, dopo la sosta, aggiungerà alla rosa un lanciatore come Palazzetti.

Per le altre 2 posizioni ci sono chiare favorite. La Telemarket Rimini ha ingranato una marcia alta. Dopo i recuperi con la T&A San Marino lo potremo confermare eventualmente a voce più alta, ma si direbbe che l'inerzia sia quella giusta. Con Taddonio in campo interno Rimini ha trovato un assetto difensivo più stabile e con il recupero di Moceri ha dato maggiore profondità allo staff di lanciatori. Certo, è una squadra leggera in attacco, ma deve aggiungere una mazza straniera in settimana e dopo la sosta si parla del rientro di Marchiano.
Oggi come oggi, rischia di più La Gardenia Grosseto, che ha 2 sole gare di vantaggio sulle quinte e, quel che è più preoccupante, 2 soli lanciatori (Badii e Luciani) nel bull pen. Negli scontri diretti quindi Grosseto è soggetta a rischi notevoli, quando le gare si decidono alle riprese finali. Certo, una valutazione più ampia del rendimento maremmano non può prescindere dal fatto che Grosseto spesso ha dovuto fare a meno di Liu Rodriguez (formidabile seconda base e sempre pericoloso battitore) e ultimamente anche della potenza di Steven Rodriguez. E' vero anche che, dopo la sosta, Sgnaolin sarà a disposizione al 100{c5c15a4caa1312938907b6f8ed5759f6ce5ae17b61a9ac6e3d4d7194ca5c3efe}, ma la squadra di Medina non può dare oggi per scontata la partecipazione alla 'post season'.

Parliamo ora delle quinte.
Visto il calendario (affronterà Nettuno e Rimini fuori casa, Bologna e Grosseto in casa) il Cantine Ceci Cus Parma è aggrappato davvero ad un filo di speranza molto sottile. Per paradosso, si potrebbe però dire che ai parmensi conviene affrontare le 'grandi', visto che è contro le squadre di seconda fascia (2 sconfitte in 6 gare con Firenze, addirittura 3 con San Marino e Anzio) che la banda Catanoso si sta giocando la stagione.
Impegnato a fare le pulci al rendimento dei tanto criticati “oriundi”, prevalentemente Di Pace e Camilli, tutto l'ambiente parmense ha perso contatto con la realtà. Ovvero: il 'bull pen' è tutto tranne una sicurezza. Delle 8 sconfitte contro squadre di seconda fascia di cui dicevamo prima ben 4 sono arrivate dopo la sostituzione dei partenti. Ed è parso perlomeno curioso, con questi presupposti, che a Firenze l'unico pitcher con zero di media 'pgl' (il tanto bistrattato Camilli) non abbia lanciato nemmeno una ripresa.
Anche: la parte bassa del line up raramente va oltre la mediocrità, rivelandosi anche ben poco affidabile per l'esecuzione di giochi quali 'smorzate' e 'batti e corri'.
Più che al Cus, a questo punto, guarderei come terzo incomodo alla GB Ricambi Modena, squadra per la quale la sosta arriva davvero opportuna per rifiatare un po'.
Con un monte di lancio che ha finalmente scoperto Nava come partente e ha aggiunto Cesario al bull pen, Modena può comunque arrivare da qualsiasi parte. A patto ovviamente di non subire infortuni.

La panchina corta sta costando cara alla Colavita Anzio, che nelle ultime settimane è andata in caduta libera e deve ora guardarsi dal ritorno della T&A San Marino.
Una o 2 vittorie della squadra del Monte Titano nei recuperi contro Rimini decreterebbero a questo punto il coinvolgimento di Anzio nella lotta per la salvezza.

In realtà, il rischio concreto di retrocessione è risibile. La Faliero Sarti Firenze appare ormai spacciata e la Palfinger Reggio Emilia è una candidata più seria di Anzio e San Marino al ritorno in A2.
La formazione di Gerali ha un bull pen e una difesa che tradiscono troppo spesso. E si tratta di una combinazione di guai che raramente dà scampo nel baseball di livello medio alto.

Riccardo Schiroli

Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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