L'Italia esce a testa alta dal campionato europeo juniores, ma c'è tanto rammarico per una finale persa sul filo di lana contro un'Olanda non irresistibile, con cui i nostri hanno combattuto per nove riprese, prima di cedere 3-2.
Fantastica, ancora una volta, la prova del partente azzurro Maestri, intoccabile per alcuni tratti della gara. Non è stata abbastanza, però, soprattutto perchè sono state troppe le occasioni che gli azzurrini si sono lasciati sfuggire nelle prima riprese, lasciando una volta le basi piene e un'altra due uomini in base. E' stata, come già negli altri match di questo europeo, una gara in cui i nostri hanno dovuto raschiare sul fondo del barile per trovare un po' di attacco; la difesa, che era stata uno dei punti forti per tutto il torneo, ancora una volta è stata precisa, ma su un errore banale di Amato al sesto è cambiata l'inerzia della gara, e da lì in poi i nostri hanno dovuto inseguire, invano.
Agli olandesi, visibilmente tesi vista l'occasione, bisogna dare credito di essere rimasti con la testa attaccata al match anche nelle fasi finali, quando l'Italia ha fatto di tutto per tornare in gara. Buona parte del merito della vittoria va comunque al partente Van der Veldt, che ha superato qualche piccolo problema iniziale ed è rimasto sul monte per la gara completa.
Holmberg ritenta con il lineup della semifinale contro la Spagna, con De Simoni lead-off e Santolupo nono, ma in esterno destro c'è Amato, al posto di Schiavoni. Maestri inizia subito sparando una raffica di fucilate che gli valgono tre k nel primo inning, mentre le nostre mazze si fanno subito sentire, con i singoli di De Simoni e Fuzzi, il secondo favorito dalla partenza in ritardo del prima base Arends. Il bunt di Albanese avanza i due corridori, poi Pandolfi viene colpito, ma è colto fuori base. Al piatto si presenta allora Benvenuti, la cui rimbalzante è bucata dall'interbase Hermans; il punteggio resta 1-0 dopo l'out di Scalera, che spreca la prima delle mille occasioni azzurre.
Ensermo al terzo è il primo “orange” ad arrivare in base, ma la base-ball concessagli da Maestri è vanificata da un doppio gioco. L'attacco azzurro si rende di nuovo pericoloso nello stesso inning: De Simoni finisce strikeout ma arriva in base sulla palla persa dal catcher, e dopo il sacrificio di Fuzzi giunge in terza sul pickoff errato del lanciatore. Con due cuscini occupati e un out, però, Pandolfi e Benvenuti non riescono ad approfittare della situazione, e si rimane sull'1-0.
Al quarto arriva la prima valida olandese, con Wagenaar, poi nella seconda parte dell'inning i nostri lasciano sfumare un'occasione ancora più grande delle precedenti. Scalera batte un singolo, a Maestri viene data una base gratis e la battuta di Santolupo sfugge al lanciatore Van Der Veldt; siamo a cuscini pieni e un out, ma De Simoni e Fuzzi non riescono a spingere a casa neanche un corridore.
Il pareggio dell'Olanda arriva al quinto: Arends è il primo a colpire duro Maestri, e il suo triplo viene trasformato in punto dal singolo di Wagenaar. Gli “orange” prendono coraggio dopo aver agguantato il pareggio, e Koster al quinto ruba una valida a Albanese con una gran presa. Lo stesso Albanese è protagonista della ripresa successiva: prima lascia cadere in zona foul una palla alta battuta da Leon, poi però si riprende mettendo out Anthony, che cercava di rubare la seconda.
Al sesto, la svolta della gara. Il primo battitore olandese è Koster, che colpisce alto verso l'esterno destro; Amato si avvicina alla palla, ma la perde all'ultimo momento e la fa cadere. Koster arriva in seconda, prima di essere portato a casa dal singolo di Anthony. Albanese fa il bis cogliendo un altro corridore in seconda, ma ora gli azzurrini devono recuperare un punto.
Ci prova subito De Simoni, che al settimo fa bene contatto, ma la cui palla finisce nel guanto dell'esterno centro. L'Olanda sembra concentrata e determinata a non lasciarsi sfuggire la gara, e all'ottavo i nostri avversari accolgono il nuovo entrato Comani con un triplo, battuto dal giovane Ensermo. Holmberg, che avrebbe voluto lasciare sul monte Maestri ma ha dovuto toglierlo perchè il numero dei suoi lanci era troppo elevato, rimanda subito in panchina il mancino e inserisce Schiavoni, il quale riesce a mettere una pezza, ma non ad evitare l'1-3, sul singolo di Van der Veldt. L'italo-argentino sbaglia l'assistenza sulla rimbalzante di Tremus, ma si salva con un doppio gioco, e si va all'ottavo attacco azzurro con due punti da recuperare.
Holmberg cerca di giocarsi tutte le carte disponibili. Manda a battere Castagno, ancora un po' zoppicante per il problema al ginocchio, e il giocatore del Sanremo indovina un singolo. Segue Scalera, che con una linea precisa sulla linea di foul sinistra porta a casa il compagno, ma poi Piraino e Schiavoni non riescono a fare altrettanto con lui.
Gli azzurri con la testa ci sono ancora, ma ormai gli olandesi sentono che il traguardo è vicino. La prima parte del nono termina in fretta, e tocca all'Italia tentare l'ultimo assalto: Santolupo è l'unico ad andare vicino alla valida, battuto di poco in prima dall'assistenza del lanciatore. Gli ultimi due battitori, De Simoni e Ugolotti, finiscono vittima al piatto dei lanci di Van der Veldt, e l'Olanda può tornare sul trono del baseball europeo giovanile, che aveva abbandonato nel 2001.
Olanda 000.010.110 = 3 (7 bv, 2 e)
ITALIA 100.000.010 = 2 (6 bv, 2 e)
ITALIA: De Simoni ES 1/5, Fuzzi 2B 1/3, Albanese RIC 0/2, Pandolfi 1B 0/2 (Castagno 1/1), Benvenuti 3B 0/3, Scalera INT 2/4, Amato ED 0/3 (Piraino 0/1), Maestri LAN 0/2 (Schiavoni 0/1), Santolupo EC 1/4
Olanda: Tremus 2B, Leon ES, Hermans INT, Koster ED, Arends 1B, Anthony EC, Wagenaar RIC, Ensermo 3B, Van Der Veldt LAN
Lanciatori
Maestri 7 rl, 2 p, 1 pg, 5 bv, 8 k, 1 bb
Comani 0 rl, 1 p, 1 pg, 1 bv, 0 k, 0 bb
Schiavoni 2 rl, 0 p, 0 pg, 1 bv, 1 k, 1 bb
Van der Veldt
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