Holmberg: “Troppi uomini lasciati in base”

Il tecnico degli azzurrini Bill Holmberg credeva molto nella possibilità dei suoi di portare a casa il titolo europeo, e per questo nel dopo gara il disappunto si leggeva chiaro sul suo viso. “Sicuramente c'è un bel po' di rammarico, anche perchè potevamo già chiudere la gara nei primi quattro inning. Abbiamo lasciato troppi uomini in base, una volta addirittura abbiamo avuto le basi piene con un solo out, e non abbiamo segnato punti. Gli olandesi, mano a mano che si andava avanti con la partita, hanno preso più fiducia; alla fine abbiamo pagato, anche se siamo rimasti in gara fino al nono inning“.
Il manager azzurro ha sottolineato l'ottima prova del partente Alessandro Maestri. “Ha lanciato molto bene, ma non è abituato a tirare molto lanci. Quindi, dopo 100-105 lo abbiamo tolto perchè era stanco. Già prima della gara avevamo deciso di spezzare il ritmo mettendo sul monte un mancino, Comani; quando ha entrato ha purtroppo subito quel triplo, che ha spezzato in due la gara. Ma io ho fiducia in tutti i lanciatori che abbiamo; in quella situazione, non è detto che ci sia qualcuno che sian meglio degli altri. Comani avrebbe potuto tirare bene, e l'esito della gara forse sarebbe stato diverso“.
Pesante, senza dubbio, l'errore di Amato. “Abbiamo dato un grosso aiuto all'attacco, mettendo un uomo in seconda senza eliminati. E' stata una gara difficile. Abbiamo perso per una combinazione di fattori; anche la valida che ha dato loro il terzo punto è stata una battuta fortunata che è passata di poco sopra il prima base. Ma fa tutto parte del baseball; abbiamo giocato bene, i ragazzi hanno reagito, avevano voglia di vincere. Abbiamo giocato una bella partita; perdere 3-2 non è un disonore. Abbiamo fatto quello che potevamo fare, poi se avessimo fatto una valida in più quando avevamo gli uomini in base sarebbe stata un'altra storia“.
Un risultato, comunque, molto positivo. “E' una buona squadra, mi aspettavo che facesse bene. Abbiamo due buoni lanciatori, e dobbiamo dare atto al pitcher olandese di oggi di aver tenuto in mano la partita quando avevamo uomini in base, ha tirato sempre fuori quel qualcosa in più. I nostri avversari hanno giocato veramente bene, noi non siamo stati capaci di fare quel punto in più che avrebbe riaperto la partita“.
Il futuro…”Abbiamo diversi giocatori giovani, su cui possiamo lavorare molto. Indubbiamente, ci sono altri giocatori in Italia che il prossimo anno potrebbero fare parte di questa squadra, ma abbiamo un bel gruppo, da cui costruire qualcosa di buono“.
Il tecnico azzurro ha voluto concludere ringraziando tutti per il lavoro svolto. “La federazione mi ha messo a disposizione un ottimo staff, sia per quanto riguarda i tecnici, con cui mi sono trovato benissimo, sia tutti gli altri membri di questa spedizione, che sono stati eccezionali“.

Alla partita ha assistito anche il presidente della FIBS Riccardo Fraccari. “L'Italia esce a testa alta da questo torneo – ha detto al termine della finale – aver combattuto per nove inning contro l'Olanda è un risultato che ci fa onore. Questo è un gruppo molto interessante, di grande potenzialità e molto giovane, su cui possiamo lavorare tanto“.

Matteo Gandini

Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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