Incontriamo Giampiero Faraone dopo il leggero allenamento atletico che gli azzurri hanno svolto domenica mattina in un campetto adiacente l’Hotel “Haarlem Zuid”, dove l’Italia soggiornerà fino al termine della permanenza olandese.
“La nostra fase di preparazione proseguirà con una seduta lunedì e una martedì, sempre a mezzogiorno. Si cercano di riprodurre le condizioni in cui si giocherà per buona parte del torneo di qualificazione alle Olimpiadi”.
Giampiero, riuscirete a ripartire da zero? “Dobbiamo riuscirci. Io sono fiducioso, devo dire la verità. Spero che riusciremo ad andare in campo rispettando gli avversari, capendo che tutti possono batterti ormai, ma senza dimenticare che siamo noi la squadra più forte. E’ questo il modo per vincere, ma bisogna capire che questo mutamento di condizioni non è facile da gestire”.
Affronterete per prime Spagna e Francia, 2 squadre non facili da battere, visto che sbagliano poco: “E’ vero, sbagliano poco loro, ma sbagliamo poco anche noi. Semmai a noi manca qualcosa in battuta”.
Si chiedono tutti perchè. In fondo, i migliori battitori del campionato sono qui: “Sì, ma hanno dovuto radicalmente mutare attitudine nel modo di battere. In Italia siamo abituati a risolvere le cose di forza, con la battuta lunga. Qui le condizioni ambientali sono sfavorevoli per questo tipo di gioco. Il vento è costantemente contro e cercando la palla risolutrice si rischiano un sacco di volate agli esterni”.
Alla Qualificazione Olimpica si userà un’altra palla…”Eh, ma questo varrà per noi come per gli altri. Noi dobbiamo usare di più altre armi, mettere la palla in gioco quando è il momento, andare in campo opposto. Spero che gli ultimi 2 allenamenti ci aiuteranno a registrare certi automatismi”.
Approfitterete della possibilità di fare cambiamenti alla rosa per rinforzare l’attacco? “Tre cambiamenti li avevamo già decisi, ovvero gli inserimenti di Vigna, Sandy e Carlo Patrone. Anche Carlo ci potrà aiutare in battuta, se è per quello. Comunque per rinforzare nello specifico il line up abbiamo scelto Daniel Di Pace, che è un battitore che a noi piace molto e mi è sembrato in crescita in campionato. Lui potenzialmente può fare tutto, speriamo ci dia una mano a sbloccarci”.
Di chi prenderanno il posto invece non ce lo dici, giusto? “Dobbiamo fare ancora alcune valutazioni assieme allo staff medico. Non avrebbe senso tenere qui ragazzi fisicamente in difficoltà. Dateci ancora mezza giornata”.
Parliamo delle critiche che vengono dall’Italia. Si è parlato di un Faraone che scarica le colpe sui giocatori: “Ma scherziamo? Io mi prendo le mie responsabilità, come ce le stiamo prendendo tutti. Certo, non posso dire che non battere contro un pitcher come quello della Svezia sia normale”.
Molti avevano sollevato perplessità su Pantaleoni esterno centro e Parisi ricevitore. Invece… “Invece sono forse stati i migliori giocatori della squadra. Per fortuna il campo dà sempre risposte inappellabili”.
Questo Europeo ha detto che le cose sono definitivamente cambiate? “Direi di sì. C’è stata questa novità Grecia e molte formazioni mi sono sembrate più competitive rispetto al recente passato”.
Certo, quando un rilievo della Repubblica Ceca si presenta tirando 92 miglia all’ora… “Non ce lo aspettavamo, eh?”
Ma significa che gli altri sono cresciuti o semplicemente che noi ci siamo fermati? “Può significare anche questo, ma io trovo che sia più probabile che queste squadre si siano rinforzate inserendo giocatori che sono cresciuti in un baseball più competitivo. Mettine 4 o 5 in qualsiasi squadra e noterai la differenza”.
Dobbiamo quindi vedere buio nel futuro? “Secondo me, no. Abbiamo un buon gruppo, giovane e motivato. E dietro questi ragazzi le alternative ci sono e crescono. Forse dobbiamo semplicemente cambiare il nostro approccio alla preparazione delle gare e dei tornei”.
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