L'Italia mette sotto anche l'Olanda

L'Italia finisce prima il girone di Qualificazione alle Olimpiadi di Atene battendo 4-3 l'Olanda al termine di una gara dalle mille emozioni. Questo successo, che contro gli arancioni mancava da 2 anni e nella fattispecie al “Pim Mulier” dagli Europei del '95, ripaga decisamente gli azzurri delle amarezze dell'Europeo.

L'Italia rispolvera Vigna per la sfida contro gli eterni rivali olandesi. Faraone preferisce Imperiali e Patrone a Dallospedale e Parisi. Gli arancioni ribattono con il mancino Beljaards e lasciano in panchina 3 pezzi da 90 come Monte, Chairon Isenia e De Caster.
L'Italia parte forte e segna con Pantaleoni, il primo battitore della gara. L'esterno azzurro batte un doppio a destra e tocca casa base sulle valide di Imperiali e Liverziani. Su quest'ultima, Imperiali è il primo out in terza e l'attacco azzurro non produce altro.
Al secondo però la partita di Beljiaards è già finita. Dopo la valida di Ramos e l'eliminazione di Patrone, ci pensa il catcher olandese De Jong a dare una mano agli azzurri, facendo cadere un pop di La Fera. Schiavetti spara la palla dietro l'esterno sinistro per un doppio che vale 2 punti. In pedana sale Eelco Jansen, che chiude l'inning con 2 strike out, dopo aver visto una tremenda battuta di Pantaleoni finire di mezzo metro in foul.

Al terzo gli olandesi, che hanno preso fin da subito le misure su Vigna, spingono a casa un punto grazie ad un doppio di Adriana che manda a casa Rombley.
Il secondo punto olandese arriva al quarto. Engelhardt e Isenia battono valido in sequenza. Sul secondo singolo Pantaleoni ha un'incertezza che porta Rombley in terza. Dopo 2 strike out su Rooi e T'Hoen, Vigna viene colpito da una rimbalzante a sinistra, che rimbalza male davanti a Schiavetti e permette a Engelhardt di segnare.
Al cambio campo però gli azzurri ristabiliscono le distanze. Liverziani va sul conto pieno contro Jansen e poi gli parcheggia una palla interna a 140 metri da casa base. E' l'unico momento di difficoltà del celeberrimo 'Psycho', che in 5 riprese scarse confeziona 10 strike out e lascia il posto a Van Doornspek.
Nella parte bassa del quinto comunque l'Olanda si porta ancora sotto. Appena entrato, Martignoni sbaglia la più comoda delle assistenze in prima e permette a Van't Klooster di guadagnare la seconda. Un altro errore (magari giudicato un po' severamente dal classificatore) di Imperiali su battuta di Adriana vale il 4-3.
All'ottavo l'Italia sembra avere l'occasione buona per aggiungere un punto. La Fera apre con un doppio, Schiavetti riceve 4 ball. Pantaleoni esegue bene una giocata di 'slash', ma la sua rimbalzante viene fermata con un mezzo miracolo da Rooi, che dà l'avvio ad uno stupefacente doppio gioco.

Si arriva così al nono. Con un out, Monte batte valido. Sulla successiva rimbalzante di Legito verso La Fera la gara sembra finita, ma l'assistenza dell'interbase cade dalle mani di Dallospedale, che aveva nel frattempo sostituito Imperiali. Una palla mancata di Parisi porta Monte in terza e Legito in seconda con un solo out. A questo punto sale in cattedra Nyari, che mette al piatto in sequenza Van't Klooster e Adriana, consegnando all'Italia una vittoria storica.

ITALIA 1 2 0 0 1 0 0 0 0 = 4 (BV 10, E 4)
OLANDA 0 0 1 1 1 0 0 0 0 = 3 (BV 10, E 4)
Note: Fuoricampo di Liverziani (5°, 1p.)
Arbitri: Brickens (USA), Waider (Germania), Bayens (Belgio), Jalsic (Croazia)

ITALIA: Pantaleoni EC (1/5), Imperiali 2B (1/4; Dallospedale 0/1), Liverziani 1B (2/4), Di Pace ES (1/4; Frignani), Chiarini ED (0/4), Ramos DH (2/4), Patrone RIC (0/4; Parisi), La Fera INT (2/4), Schiavetti 3B (1/3); Vigna LAN (Martignoni, Nyari)
OLANDA: Legito INT (2/5), Van't Klooster ED-EC (1/5), Adriana 1B (1/4), De Jong 2B (0/4), Engelhardt ES (2/4), P.Isenia DH (2/4), Rooi 3B (0/4), T'Hoen 2B (0/3), Rombley EC (1/1; Monte ED 1/2); Beljiaards LAN (Jansen, Van Doornspeek, Drayer)

LANCIATORI ITALIA: Vigna rl 4, so 5, bb 1, bv 8, pg 1; Martignoni (v.) rl 2, so 1, bb 1, bv 0, pg 0; Nyari (sv) rl 3, so 2, bb 1, bv 2, pg 0
LANCIATORI OLANDA: Beljiaards rl 1.1, so 2, bb 0, bv 6, pg 3; Jansen (p.) rl 4.2, so 10, bb 1, bv 3, pg 1; Van Doornspeek rl 2, so 1, bb 2, bv 1, pg 0; Drayer rl 1, so 0, bb 0, bv 0, pg 0

Riccardo Schiroli

Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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