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La Danesi inizia il “ciclo terribile”

Inizia con l'impegno casalingo contro il Cus Ceci di venerdì il cosiddetto “ciclo terribile” della Danesi Nettuno, che in sequenza, dopo la sfida del Borghese contro Parma, se la vedrà in trasferta contro l'insidioso San Marino, poi di nuovo in casa per due volte, stavolta contro Bologna e Rimini, quindi a Grosseto. Il derby dell'ultima di regular season contro l'Anzio arriverà quando i giochi per la classifica, in tutta probabilità, saranno già fatti.
Vista l'importanza della posta in palio, mantenere quel secondo posto che significherebbe un piazzamento nei play off ed il vantaggio del campo nella semifinale, la squadra ha continuato gli allenamenti praticamente senza sosta, nonostante la pausa del campionato. Dopo la serie di amichevoli disputate a Barcellona contro la nazionale spagnola, appena una settimana di riposo e poi di nuovo tutti in campo a rifinire la preparazione in vista di questa decisiva fase del campionato, che vede peraltro i tirrenici forti di una dote di quattro lunghezze di vantaggio sulle terze.
La pausa è servita anche a ricaricare al meglio le batterie e a recuperare da qualche acciacco, così tutti abili e a disposizione di Bagialemani, che in particolare per quanto concerne la rotazione dei lanciatori ha solamente l'imbarazzo della scelta. Dato per scontato l'impiego di Vasquez in garauno venerdì sera, per i due match del sabato il manager nettunese potrà scegliere tra Censale, che soprattutto in nazionale ha offerto ottime prestazioni, Vigna che attualmente offre le migliori garanzie, e Diego Ricci, anche lui in un buon momento di forma al momento della sosta. Il resto della formazione ricalcherà in tutto e per tutto quanto visto nei primi due terzi di stagione.
E' definitivamente sfumato, e concludiamo, l'annunciato arrivo del lanciatore oriundo Angelo Palazzetti, che aveva già vestito la casacca della Danesi nella vittoriosa stagione 2001 ed il cui arrivo era previsto per la metà del mese di luglio. Da qui alla fine della stagione il Nettuno potrà contare “solo” sugli uomini che attualmente ha nel roster.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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