Categories: SPORTWEEK Series 2003

Ventura parte con il piede giusto

L’onda lunga della GB Ricambi Modena arriva anche nei play-off e la squadra di Paglioli parte così in vantaggio nella serie di semifinale contro la Telemarket sbancando lo Stadio dei Pirati in garauno (1-3). In una gara stretta come da pronostici, i gialloblu hanno avuto il merito di non sbagliare nulla, al contrario dei Pirati, e di approfittare al massimo delle occasioni concesse dal partente neroarancione Sanchez. E così Ventura, che da queste parti non conserva certo dei gran bei ricordi, si è preso una bella rivincita sui campioni d’Italia lanciando una gran partita (rl 7.2 bvc 6 bb 2 so 2 pgl 1) prima di lasciare il monte a Lucena che ha salvato la vittoria con un provvidenziale ‘k” su Chiarini all’8° inning. Per la Telemarket un ko che brucia perché la squadra di Mike Romano non ha mostrato la solita grinta da play-off lasciando a desiderare in diverse giocate difensive oltre a pungere poco nel box.
L’inizio di partita è all’insegna dei pitcher. Nei primi 4 inning Ventura concede 3 ininfluenti valide ai Pirati (due volte con 2 out, la terza vanificata da una battuta in doppio gioco di Ceccaroli) mentre Sanchez mette i canarini 3 volte in base per ball. Al 5° arriva la quarta base concessa dal dominicano della Telemarket che si salva facendo battere un’innocua volata a Garcia Bellizzi dopo l’errore di Gaiardo su Munoz. Ma al 6° la GB Ricambi sblocca il punteggio: singolo interno di Rosado (ma Gaiardo e Ceccaroli non sono esenti da colpe), battuta di Canate su Pantaleoni che effettua l’out in seconda ma il doppio gioco non si chiude per un errore di Ceccaroli sull’assistenza di Gaiardo. Laffi batte un singolo al centro e Tinti trova un ‘texas” dietro la terza base che vale l’1-0 modenese (a punto Canate). La Telemarket non riesce più a toccare Ventura (9 out consecutivi tra 3° e 6°) e al 6° la partita prende decisamente la strada per Modena. Tutto comincia con un triplo a destra di Skinnon, contestatissimo da tutto il dug-out riminese perché la pallina sarebbe caduta in foul. La successiva volata in foul di Munoz spinge a casa Skinnon (0-2) e dopo l’out di Garcia Bellizzi, Rosado mette tutti d’accordo con un lungo homer a destra (0-3). Tonkin rileva Sanchez senza concedere più nulla ai gialloblu mentre la Telemarket avrebbe la grande occasione di centrare il pareggio all’8°: singolo interno di Gambuti che arriva in terza sulle rimbalzanti di Evangelisti e Pantaleoni e a punto sul singolo di Balgera (1-3). Ventura concede la base a Rivera e lascia il monte a Lucena il cui lancio pazzo permette l’avanzamento di entrambi i corridori. Basterebbe una valida di Chiarini e sarebbe pareggio ma Lucena mette strike-out il bomber riminese e la partita di fatto finisce qui.

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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