Il campionato delle sorprese non è finito con la regular season.
La Gb Ricambi Modena non si è fermata alla sua formidabile striscia nel girone di ritorno, stoppata solo dalla capolista Italeri Bologna all’ultimo turno.
Lei, squadra fatta in economia, e data ad inizio d’anno come candidata a lottare per salvarsi, ha continuato imperterrita a stupire, pure nei playoff.
E adesso vien da chiedersi cos’altro sarà capace di farci vedere. Oltre a questa finale del tutto inedita, e impronosticata.
A me basterebbe trovarne uno – fuori da Modena, ma anche a Modena – che solo quindici giorni fa fosse disposto a scommettere un euro sulla Gb Ricambi in finale.
Invece i gialloblù di Paglioli & company si sono permessi il lusso di andare a procurarsi la prima serie-scudetto della loro storia con due affermazioni sul diamante dei campioni uscenti, e partendo sotto di ‘due a tre in semifinale dopo le tre partite infrasettimanali a Modena. Loro, già a corto di lanciatori, e costretti a scontare l’infortunio a Nava. Di fronte a chi per gli ultimi lampi del campionato aveva fatto arrivare da oltre-Atlantico Marchesano, arrivando a contare cinque possivbili teorici partenti.
Scusate se è poco!
A Rimini i modenesi si sono trovati per le mani per prima cosa un Toriaco che (dopo le 8 valide in 3 inning dell’altro sabato) non aveva nulla da perdere, in gara-sei. Un Toriaco sui cui lanci al line-up della Telemarket si è spenta la luce. Un Toriaco che – aggiunto a Garcia Bellizzi e Skinnon devastanti, per la Telemarket, in attacco – ha portato la soluzione del giallo allo spareggio.
E di nuovo la Gb Ricambi si è trovata ad andare in campo non avendo nulla da perdere.
In questo modo per Sanchez, anche con un solo punto guadagnato su di lui, la partita di sabato sera è durata meno di due riprese, contro un Ventura tre volte lanciatore vincente nelle sette partite. E dopo a Romano è toccato quel che non augurerei al peggior nemico: gestire gara-sette sotto 0 a 4 al 2°!
Così Rimini a fine 5° si è trovata sul 3 a 4 per gli ospiti, con 10 valide all’attivo contro le 5 degli avversari, con 10 corridori lasciati sui cuscini. Senza nemmeno poter imprecare più di tanto. E’ stato dopo che ha clamorosamente toppato.
Arrivata al 3 a 4, partendo da due fuori, appena iniziata la seconda metà della partita, alla Telemarket è mancata la capacità di girare la sorte. Con Tadonio e Pantaleoni prima e con Gambuti poi. Dopo aver chiuso il sesto attacco della Gb Ricambi con una doppia eliminazione, e aver cominciato il suo settimo turno al box con la dodicesima e la tredicesima valida su Ventura. Qui lo staff tecnico emiliano ha azzeccato invece tutto. Prima l’avvicendamento sul monte di Ventura con Lucena, che ha risolto la situazione con due strikeout. Poi quello di Lucena con Canate, dopo aver subito il punto automatico 5 a 4, all’8°. Quelli pesanti infatti di rimasti in base per i romagnoli sono stati i sei fra 6°, 7° e 8°. Sei, su 19 uomini presentanti a battere: due per due volte con un solo eliminato, prima con corridori agli angoli e quindi a basi piene
Così adesso abbiamo un ItaleriGb Ricambi come finale. Una serie-scudetto tutta emiliana, e assolutamente senza precedenti. Un qualcosa che Bologna aspettava dal 1992, ma che Modena addirittura non ha mai visto, con quella sua unica eliminazione in semifinale nel 1997.
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