Giornalista dei miei stivali

Porto sfiga al Rimini. Questa sembra essere la conclusione di un simpatico visitatore del “forum”, che ha proposto il concetto in tutte le salse. Da parte mia, non posso per altro negare con troppa forza.
Nel 2001 scrissi che il Rimini era molto più forte del Nettuno. E il Rimini perse. Morale: un giocatore del Nettuno mi diede del “giornalista di baseball improvvisato”. Dopo 25 anni passati sui campi a vario titolo, ci soffrii un po'.
All'inizio di quest'anno osai scrivere che il Rimini stava giocando male e aveva sbagliato campagna acquisti. Mi risulta che quel mio articolo sia stato conservato, plasticato e addirittura appeso nello spogliatoio del Rimini “che poi ne parliamo a settembre”.

Qualunque cosa io faccia, sbaglio. Se mi occupo del Rimini, intendo.
Infatti, se prima delle 2 gare dello scorso fine settimana avessi per caso scritto che il Modena era favorito, il solito pazzo (che più probabilmente è una pazza) di mia conoscenza mi avrebbe riempito la casella di posta elettronica di insulti provenienti da indirizzi falsi.
Non so più cosa dire, se non che a me che il Rimini (o il Nettuno o il Bologna o il Parma o il Modena o il Grosseto) vinca o perda importa fino lì. Quel che mi interessa davvero è informare chi mi legge. E per informare correttamente chi mi legge “dovevo” scrivere che il Rimini era favorito.

Per la cronaca, quando venerdì sera sono entrato nel dug out del Modena per parlare con Toriaco, mi hanno detto “complimenti per il pronostico”. Voglio vedere io come reagirà il primo lanciatore a cui dirò a fine partita “complimenti per le legnate” o il primo arbitro a cui dirò “bella chiamata del cavolo”.
Il bello è che domani riceverà di sicuro una mail in cui mi si farà anche notare che non dovevo parlare di Modena o Rimini, bensì di GB Ricambi o Telemarket…

Se il visitatore del forum mi definisce “giornalista dei miei stivali”, mi tratta ancor peggio la mia amica degli 'sms', che in un messaggio scrive: “Ma tu oltre a fare il giornalista lavori?”. Un vero e proprio colpo da K.O. che non ammette replica. La mia amica degli 'sms' è destinata a cancellare il mito del mio amico degli 'sms', se continua così.

Una delle poche soddisfazioni che l'ultima settimana ha riservato al vostro cronista itinerante è stata data da un distributore di benzina. Dopo anni, sono finalmente riuscito a capire perchè i benzinai riuscivano a farmi il pieno andandosene in giro e tornando al momento giusto: perchè nella 'pistola' c'è un aggeggio che blocca l'erogatore e lo rilascia al pieno. L'ho scoperto sabato mattina dalle parti di Sant'Arcangelo di Romagna e oggi dalle parti di La Spezia ho appurato che molti distributori “fai da te” eliminano il congegno. Cattivi.

Non è stata una gran settimana, in effetti. Spero che chi ha seguito nel recente passato le mie itinerazioni gastronomiche si unirà a me in segno di lutto per la cena che ho dovuto fare venerdì sera: una tavoletta di cioccolato e un sacchetto di snack al formaggio presi dal frigo bar. Una vera tristezza.

A proposito delle (scarse) soddisfazioni, devo dire che un celebre tecnico che io ho criticato senza pietà da queste colonne per una determinata scelta sui rilievi me ne ha data una. Scrivendomi una mail molto equilibrata, ha detto che accetta l'osservazione, come spera che io accetti il suo ragionamento: gestire i lanciatori quando si passa da riposi di una settimana a riposi di 3 giorni non è facile. Lo ringrazio pubblicamente per i toni e per la professionalità che ha dimostrato.

Visto che non resisto, chiudo facendo il pronostico sulla finale: secondo me, vince Bologna. Ooops, l'Italeri.

Riccardo Schiroli

Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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