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Partono i playoff chi la spunterà nella American League ?

Gli Yankees si sono affermati nella East Division con una certa sicurezza, malgrado una partenza non esaltante: nel corso del campionato hanno fatto diverse operazioni di mercato specie per rinforzare il parco dei rilievi che dopo la partenza di Stanton e Mendoza, lasciati liberi prima dell'inizio della stagione, è apparso poco affidabile.
I Twins sono stati protagonisti di una rimonta esaltante nella Central Division che li ha visti schiantare i Royals, improbabili leader di inizio stagione e metà stagione, e i ben più attrezzati White Sox.
Negli scontri diretti gli Yankees quest'anno hanno vinto tutti e 7 gli incontri disputati.
La serie inizierà con le prime due partite allo Yankee Stadium per proseguire nellla bolgia del Metrodome. L'eventuale bella verrà giocata a New York.
Facciamo un confronto settore per settore tra le due squadre.
Lanciatori partenti: il leader per gli Yankees è il veterano Mike Mussina, lanciatore di grande esperienza e di particolare efficacia contro i Twins contro cui vanta un record in carriera di 20 vinte e 2 perse. Mussina ha “rubato” il posto di primo partente ad Andy Pettitte, autore di un inizio di stagione disastroso ma capace di recuperare tanto da vincere 21 partite. Gli altri due partenti sono grossi nomi anche se hanno avuto una stagione meno buona della loro grandissima carriera: David Wells e il mitico Roger Clemens, probabilmente alla sua ultima apparizione. I Twins rispondono con l'astro nascente Johan Santana, venezuelano di 24 anni, con un record di 12-3 perse e ben 169 strike out in 158 riprese lanciate. Il secondo partente sarà probabilmente Brad Radke una bandiera di Minnesota che ha avuto una stagione non eccezionale (14-10 con una media punti guadagnati di 4.49), seguito da un ex-Yankee con il dente avvelanto come Kenny Rogers tornato a buoni livelli dopo essersi appannato proprio a New York. Quarto partente il giovane Kyle Lohse. Direi che il vantaggio in questo settore va agli Yankees soprattutto per l'esperienza dei loro partenti, tutti collaudati in clima playoff
Rilievi: il closer degli Yankees, Mariano Rivera, ha sicuramente più nome ma Eddie Guardado ha anche lui avuto un'ottima stagione con 41 salvezze. Se si arriva a loro la partita è praticamente chiusa per chi è in svantaggio. Sono i rilievi intermedi che possono fare la differenza e con le recenti acquisizioni di Jeff Nelson (un gran cavallo di ritorno) e Felix Heredia (uno dei rilievi più continui negli ultimi anni) gli Yankees sembrano avere acquisito un vantaggio decisivo in questo reparto.
Passiamo all'attacco saltando i nomi (dove ancora una volta quelli più famosi sono quelli degli Yankees) e guardando le statistiche complessive annuali : gli Yankees sembrano prevalere in tutte le categorie offensive. In particolare nella statistica riassuntiva per eccellenza , OPS (vale a dire percentuale di arrivo in base+media bombardieri) gli Yankees vincono 811 a 772: analizzando in dettaglio, molto di questo vantaggio deriva dai fuoricampo (229 a 154) e dalle basi su ball (681 a 511).
La difesa di entrambe le squadre sembra molto solida anche se in seconda base Soriano per gli Yankees è ancora capace di grandi cose e di errori macroscopici.
In conclusione sembra non esserci partita ma i Twins l'anno scorso hanno già sorpreso tutti battendo Oakland, anch'essa, allora, superiore in quasi tutti i reparti.
Il mio pronostico è comunque di 3-1 per gli Yankees.

Nell'altra serie di playoff, Oakland e Boston rappresentano invece il più classico dei confronti avendo filosofie di gioco basate su presupposti complementari: grande monte di lancio per i californiani (3.60 contro 4.49 la media punti guadagnati sui lanciatori) e attacco devastante per la squadra del Massachusset (852 di OPS contro 744, 237 fuoricampo contro 175) . Ovviamente il bilancio stagionale è equilibratissimo e parla di un 4-3 a favore di Oakland. Vi proponiamo anche qui un'analisi reparto per reparto.
Lanciatori partenti: Boston schiera come primo partente il grandissimo Pedro Martinez asso conosciutissimo da tutti. Ma si tratta anche dell'unico partente allo stesso livello rispetto a quelli avversari. Infatti Lowe ha avuto un'annata molto più difficile dell'anno scorso e Wakefield per quanto affidabile non è un dominatore e Burkett è decisamente un partente di seconda fascia. Del resto Oakland dovrà fare a meno di Mulder, infortunato e quindi del terribile trio di partenti rimangono solo, si fa per dire, Zito e Hudson, supportati da Lilly e dal rookie Harden.
Rilievi: in effetti sono proprio loro ad aver fatto la differenza negli scontri diretti dove il closer californiano Foulke ha salvato ben 3 partite (43 durante tutto l'anno). I leader delle salvezze di Boston è Byung-Hyun Kim, con 16, emerso dopo che il manger di Boston aveva deciso di affidarsi ad un gruppo da cui scegliere partita per partita, tattica rivelatasi non redditiva. Globalmente i rilievi di Boston hanno concesso 4.89 punti di media: un po' troppi.
Discorso completamente inverso per l'attacco dove nessun giocatore californiano supera 282 in media battuta e 808 in OPS. Per fare un confronto vi dico solo che la media battuta di squadra di Boston è 289 e vi ricordo che la media OPS di squadra è 852. In particolare a Boston si è rivelato decisivo l'innesto di David Ortiz (31 fuoricampo in sole 127 partite, molte delle quali da pinch hitter) e le annate eccezionali di Trot Nixon, Jason Varitek e Bill Mueller.
Anche qui le difese sono entrambe solide, anche se la linea degli esterni di Oakland appare superiore.
La logica dei playoff fatta tradizionalmente di partite a punteggio basso dovrebbe far prevalere Oakland che si presenta anche forte dell'esperienza negativa dell'anno scorso che potrebbe aver fatto bene ai suoi giocani giocatori.
A me però piace andare controcorrente e dico Red Sox 3-2, nonostante il fattore campo a favore di Oakland. Questo anche perchè l'assenza di Mulder potrebbe rivelarsi pesantissimi e la medi apunti guadagnati del monte di Oakland negi scontri diretti è piuttosto alta (4.89).

Ivano Luberti

Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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Ivano Luberti

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