Scuri in volto e con le bocche cucite, gli azzurri sfilano mestamente verso la corriera che li riporterà a L'Avana. Hanno appena ascoltato le parole piuttosto dure del manager Giampiero Faraone.
“Cosa ho detto ai ragazzi?” esordisce il tecnico azzurro “Che così non si può. Che si sono fatti limitare ad una valida da un lanciatore onesto, tutt'altro che un mostro”.
Abbiamo perso su un errore: “Non solo. L'errore fa parte del gioco, ma io faccio un discorso più generale. A noi manca la cattiveria, andiamo in battuta e in difesa con l'atteggiamento sbagliato. Lo ripeto, li voglio cattivi, aggressivi…giocatori di baseball. E voglio anche che passi molto chiaramente questo concetto: chi non mi dà le giuste garanzie di credere a questo progetto, non farà parte del gruppo. A costo di scegliere giocatori tecnicamente meno bravi, voglio gente che scenda in campo con il desiderio di vincere. Sono tutti avvisati”.
Il Mondiale si chiude anche con la consapevolezza che i lanciatori hanno tenuto l'Italia in partita contro tutti: “Questo sì. Ai lanciatori faccio i complimenti. Almeno questo mi lascia sereno”.
This post was published on 20 Ottobre 2003 05:17
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