Contro Cuba il Canada si scioglie

Come sempre quando c'è di mezzo Cuba, l'impressione è che l'avversario non abbia fatto abbastanza. In effetti è così: il Canada ha commesso 3 errori difensivi, uno clamoroso al sesto sul punteggio di 1-0 per Cuba. Con prima e seconda occupate, e il rilievo canadese Hill appena entrato, Pestano ha battuto sull'interbase Nicholson che, nella fretta di assistere in seconda, si è “scordato” la pallina a terra. Subito dopo, con le basi piene, anche Pedroso ha battuto sull'interbase e Nicholson ha assistito male in seconda, ottenendo comunque un out. Ovviamente è entrato il 2-0. E Cuba non si è più fermata, dimostrando ancora una volta il suo rango di squadra di una categoria differente da tutte le altre, una squadra che se ha una possibilità la sfrutta. Tabares (4 valide oggi) e Paret hanno battuto a casa i punti del 3 e del 4-0 e la partita ha avuto la svolta definitiva.

Una prima svolta notevole la partita l'aveva avuta comunque al quinto. Contro il mancino Palma, fino a quel momento praticamente intoccabile, Betts ha aperto con un singolo e Ware lo ha seguito con una legnata a metà strada tra terza base e interbase. Incredibilmente, Michel Enriquez ha fermato la palla in tuffo. E, quel che veramente è mostruoso, ha avviato un doppio gioco che avrebbe spezzato le gambe a qualunque squadra. E così è stato.
L'attacco del Canada si è rivisto al settimo (triplo di Clapp, a segno su volata) e al nono sul rilievo Martinez (fuoricampo di Radmanovich).
Palma da parte sua ha chiuso con ben 10 strike out, dimostrando che i cambi di ritmo di un mancino sono difficili da gestire per un line up di mancini.

“E' innegabile che non si possano concedere 3 errori ad una squadra come Cuba. Però noi siamo una squadra che deve vincere girando la mazza e il vero motivo per cui abbiamo perso è che il loro lanciatore è stato molto bravo. Ottima velocitá, eccellenti cambi di ritmo. Di che livello mi è parso? Direi da Triplo A, o anche meglio”.
Cambia qualcosa la sconfitta? “No, dobbiamo sempre vincere 2 partite”.

Edrel Palma sorride di fronte al fiorire di complimenti: “Sapevo che era una gara importante e ho studiato bene i loro battitori. Ho mischiato fin da subito la dritta con la curva e ho ottenuto molto successo con il 'tenedor'…in Inglese la 'split finger'. Sono soddisfatto”
Il manager di Cuba Higino Velez esprime tutta la sua soddisfazione: “Ci siamo qualificati come primi per la seconda fase e questo è già un successo”.
Teme queste squadre piene di professionisti? “Direi di non abusare di questa parola. In tutte le squadre che si giocheranno la qualificazione ci sono giocatori forti, abituati a giocare tutti i giorni e intelligenti. Anche noi ne abbiamo parecchi”.

Riccardo Schiroli

Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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