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Cosa pensano le società del mancato accordo con Cuba ?

Non si parla d'altro in questi giorni. Intorno al possibile arrivo dei giocatori cubani si era creata grande attesa. Grande e lunga, visto che dell'accordo tra FIBS e federazione cubana si parlava da mesi. Poi, nemmeno la cosa fosse stata preparata a tavolino da uno sceneggiatore di professione, proprio alla vigilia della fatidica asta, la federazione cubana si tira indietro e annulla gli accordi presi. Indubbiamente uno smacco per la FIBS che si ritrova con un pugno di mosche in mano dopo aver pubblicizzato l'accordo, su cui aveva puntato molto. Un accordo che nell'ambiente e tra gli appassionati era stato accolto con pareri contrastanti, visto che c'è chi sostiene che puntare sulla collaborazione con la federazione cubana sia una strada perdente; opinione rinfocolata dal fatto che nella lista proposta non c'erano i nomi che tutti speravano. Del resto un'analisi nemmeno troppo accurata delle statistiche del campionato cubano, che abbiamo proposto nei giorni scorsi, mostrava che si potevano acquisire giocatori di valore, vincendo l'asta, probabilmente a costi molto inferiori a quelli per mettere sotto contratto giocatori d'oltreoceano altrettanto validi ma provenienti da altri paesi dove le locali federazioni e leghe non impongono vincoli ai loro tesserati.
Ma quanto avevano puntato sui cubani le società italiane ? Qualcuna delle società è rimasta danneggiata dal repentino voltafaccia dei caraibici ?. Vi proponiamo un breve reportage in due puntate tra le società di A1.

Abbiamo iniziato dal Cantine Ceci Parma, un po' perché loro un cubano lo avranno comunque (altro fatto che ha generato qualche discussione), un po' perché sono stati i primi che siamo riusciti a contattare, nella persona di Max Fochi. Ci dice il Direttore Sportivo del Parma e Vice Presidente Federale, di essere molto dispiaciuto per la mancata opportunità, così la considera: sia per la società parmense che per tutto il movimento. Per Parma non è solo un problema di dover battere altre strade per trovare i proprio stranieri: non sono stati ovviamente così ingenui da puntare tutto su un'asta che potevano anche perdere. Si tratta piuttosto del fatto che l'arrivo dei cubani aveva trovato terreno fertile tra i media locali e in questo momento di crisi per il baseball avere un argomento che interessa i media sarebbe stato molto importante.

Molto meno dispiaciuto il Presidente della Italeri Fortitudo Bologna: i giocatori della lista non interessavano più di tanto i felsinei che avevano deciso di seguire principalmente altre strade. Dispiaciuto comunque Michelini per una iniziativa che riteneva buona in linea di principio anche se non riuscitissima a causa del valore non eccelso dei nomi proposti. Precisa poi Michelini che secondo lui non ha senso dire che la FIBS ha fatto una brutta figura dato che ha condotto una trattativa alla luce del sole e che sono stati i cubani a tirarsi indietro.

Siamo noi stessi a comunicare la notizia all'Addetto Stampa del Modena Bochicchio che ci dice di non sapere del fallimento dell'accordo e di non essersene mai interessato, avendo deciso di confermare tutti e tre gli stranieri della splendida stagione che ha visto i canarini finalisti nei playoff 2003. L'iniziativa poteva essere interessante secondo Bochicchio però l'esperienza a Modena negli anni precedenti con la scuola cubana lo aveva lasciato perplesso sulla loro professionalità.

Carlini, Direttore Sportivo della T&A San Marino sostiene anche lui che non avrebbe partecipato all'asta, meccanismo che secondo lui avrebbe potuto portare i costi dei giocatori migliori a livelli paragonabili a quelli del normale mercato dei giocatori di oltreoceano. Ricorda poi che alcuni anni fa, con l'appoggio della federazione di San Marino era stato lui stesso a condurre una trattativa simile con la federazione cubana. Trattativa che, anche in quel caso, naufragò quando appariva a buon punto. Ci tiene a sottolineare che questo fallimento è indicativo di un problema strutturale della federazione cubana e più in generale delle istituzioni cubane. Non disapprova però il tentativo della federazione , che secondo lui non ha colpe e doveva tentare; si rammarica perché l'arrivo dei cubani avrebbe sicuramente alzato il livello del campionato.

Il Direttore Sportivo dell'Anzio, Colajanni, si dichiara anche lui non interessato alla lista dei giocatori cubani vista la riconferma dei propri stranieri. Riguardo all'idea in generale sostiene che in linea di principio si trattava di una buona iniziativa, soprattutto per calmierare i prezzi, ma il fatto di assegnare i giocatori tramite un'asta ne riduceva i benefici. In più non si poteva sperare di riconfermare un giocatore per più anni a discapito della programmazione. Inoltre la trattativa forse è stata condotta troppo in fretta e il fatto che si sia conclusa in questo modo rappresenta un po' un danno di immagine per il movimento.

Ivano Luberti

Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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