Alle Olimpiadi ‘con le migliori nazionali possibili, è ora di farla finita con la storia degli oriundi o meno. Parole del presidente della Fibs, Riccardo Fraccari, alla presentazione della preparazione olimpica dell’Italia del baseball e del softball. Due squadre ‘motivo d’orgoglio, perché siamo stati la prima federazione a qualificarle e siamo tra le poche ad averne due ad Atene. Una conferenza per illustrare il cammino verso Atene a 165 giorni dal play ball che ha inevitabilmente affrontato anche altri argomenti del nostro batti e corri, dalla nuova impostazione delle giovani all’accademia, dalla formula di qualificazione olimpica da rivedere fino al rapporto con la major league e alla creazione di un campionato professionistico italiano. ‘Io credo ha detto il presidente che sia giunto il momento di fare il salto di qualità, dobbiamo passare dai bravi e simpatici italiani che giocano a baseball a una nazionale di buoni giocatori. In questo Atene ‘rappresenta un punto di partenza e non di arrivo, un modo nuovo che intendiamo dare ad atleti e atlete. Da qui nasce anche l’idea dell’accademia che a settembre inizierà a Tirrenia e il progetto ‘verde azzurro che ‘vedrà la nascita di una vera scuola italiana del baseball, rappresenterà la fine della dipendenza. Alle Olimpiadi mancheranno gli Stati Uniti e per Fraccari ‘dal punto di vista del baseball l’esclusione degli Usa non fa bene, purtroppo è anche il frutto di un modo poco accorto e moderno di qualificazione, gli Stati Uniti hanno perso una partita e sono fuori, mi auguro che gli organismi internazionali vogliano rivedere le modalità di qualificazione. Il presidente è pronto anche a un sacrificio: ‘Dobbiamo anche arrivare a rinunciare a un posto per l’Europa, con una sola nazionale che ci rappresenti alle Olimpiadi se necessario. E i risultati attesi? Il softball sta messo meglio del baseball ‘ha chance maggiori, anche da medaglia se tutto va bene ma se ci concentrassimo solo sugli ottimi risultati ottenuti fin qui sbaglieremmo, dobbiamo sempre pensare a crescere con la base. Infine il discorso dei professionisti: ‘Per il 2005 è confermata l’idea di aprire la stagione a Roma, per il campionato stiamo lavorando concretamente a uno professionistico italiano con il coinvolgimento della major league, salvaguardando comunque il nostro patrimonio. Mi spiego ha aggiunto il rapporto deve essere paritetico, non vogliamo essere semplicemente un paese dove la major viene e prende i migliori ma costruire anche il nostro futuro, questo è il compito di una federazione e questo chiediamo di condividere. L’idea è quella di cinque franchigie per l’Italia, un progetto da avviare per poi arrivare a un torneo pro per il nostro Paese, un progetto per il quale le major sarebbero pronte a fare il loro investimento. Intanto c’è la preparazione verso Atene ‘per la quale debbo ringraziare il Coni ha concluso Fraccari per la sua vicinanza.
This post was published on 1 Marzo 2004 18:33
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