Nel giorno in cui Barry Bonds interrompe a quota sette la sua striscia di partite con almeno un fuoricampo, la performance della nottata in Major League è targata Mike Lowell. Il terza base dei Marlins di homer ne batte addirittura tre e trascina Florida alla vittoria agli extra-inning a Philadelphia (8-7 al 12°). Niente da fare per il partente Milton, il rilievo Worrell e soprattutto il closer Wagner, tutti costretti ad inchinarsi. Non si inchina invece l’ottimo Peavy a sua maestà Bonds: il pitcher dei Padres prima lo mette strike-out, poi, tanto per non sfidare troppo la sorte, lo manda in base due volte con otto ball. Striscia finita e sei sconfitte in sette partite per i Giants, distrutti dagli homer di Loretta e Giles (11-0). La stessa sorte degli Astros, che di fuoricampo se ne beccano addirittura cinque dagli scatenati Cardinals, a segno con Lankford, Rolen, Sanders, Anderson ed Edmonds. Al resto pensa un buon Morris sul monte, per un tranquillo 12-6. Proseguendo con le vittorie pesanti, i Cubs fanno un sol boccone di Pittsburgh, segnando 8 punti al primo inning (nessun out, tre valide e due basi ball per il malcapitato Fogg) e chiudendo, pur senza homer, con un rotondo 12-1 e confermandosi la squadra più prolifica delle Major. Pochi problemi anche per i Dodgers, che in Colorado fanno valere le valide di Lo Duca, le rubate di Roberts e i lanci di Nomo per un tranquillo 9-4. Ben meno rilassato Randy Johnson, che lancia sei buoni inning a Milwaukee per poi crollare al 7°: i Brewers infilano otto punti e vanno a vincere 10-6 (homer di Spivey e Ginter). Grande sfida sul monte a New York tra Livan Hernandez e Tom Glavine: la spunta il cubano degli Expos, ma solo grazie a uno straordinario rilancio dell’esterno centro Brad Wilkerson, che fa fuori a casa base Garcia e impedisce il pareggio (2-1). Gran battaglia ad Atlanta, dove i sorprendenti Reds vincono un’altra partita agli extra inning. Sean Casey il protagonista: 3/4, 2 homer, 4 pbc e una rubata, e Cincinnati è clamorosamente in testa alla Central Division.
E restando in tema di sorprese, il capitolo American League si apre con l’ottava vittoria dei Rangers, che salgono sopra quota 500 (8-7) vincendo 4-1 ad Anaheim con l’ottimo Dickey sul monte e le valide di Michael Young, che non sta facendo rimpiangere Alex Rodriguez. Rodriguez che dal canto suo batte il secondo homer stagionale (203 però la media battuta) a Chicago, e contribuisce alla vittoria degli Yankees (3-1), trascinati dall’ottimo Vazquez sul monte e dal fuoricampo numero 7 di Posada. Chiudendo il capitolo outsider, altro rotondo successo dei Detroit Tigers, che colpiscono duro il solitamente indigesto Radke (6 punti in 2 inning) e rifilano un 11-8 ai Minnesota Twins. Continua invece la serie vincente di Tim Hudson, che beneficia di tre punti al nono inning dei suoi Athletics e va sul 3-0 battendo Seattle (7-4). Si ferma invece la striscia positiva degli Orioles, che stavolta cedono 7-3 ai Tampa Bay Devil Rays (fuoricampo di Baldelli e Tino Martinez) e perdono la testa della classifica nella East Division a beneficio dei Red Sox, che battono 4-2 Toronto (peggior squadra delle Major con un bilancio di 3-11) con lo scatenato catcher di riserva Mirabelli, autore di due homer. Pensierino finale: ma quanti protagonisti ‘italiani ci sono nelle grandi leghe?
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