La Prink Grosseto con il piglio da prima della classe, i campioni d’Italia dell’Italeri Bologna che conoscono due sconfitte nello scontro diretto, la Danesi Nettuno che nonostante due ko resta nella zona alta della classifica, la bagarre per il quarto posto, la difficile lotta per la permanenza in A/1. Sono diversi i motivi che offre la giornata appena trascorsa del massimo campionato. Cominciamo proprio dai primi della classe. I maremmani sembrano aver trovato in questo avvio di stagione una continuità mai avuta prima, esclusi gli anni degli scudetti, un monte di lancio che finora ha rappresentato un punto di forza assoluto (Rollandini a 0 di pgl fa anche una certa impressione), un line-up dove tutti fanno la loro parte e nel quale De Franceschi e Casolari si sono inseriti alla perfezione, una difesa che con appena 19 errori è la migliore del torneo. Con questi elementi anche essere secondi nella media battuta di squadra e in quella pgl, dietro all’Italeri, conta poco. I grossetani di Medina hanno finalmente uno spirito di ‘squadra che in passato è mancato. Dell’Italeri stupiscono più le due sconfitte, una addirittura per manifesta inferiorità, che la situazione di classifica o le prestazioni dei singoli. Un anno fa era successo una sola volta, e a primato della stagione regolare conquistato, che la squadra di Mazzotti perdesse due incontri. Ci può stare, è ovvio, non è assolutamente il caso di fare drammi. Al terzo posto una Danesi Nettuno che ‘rilancia i pirati riminesi, resta al terzo posto ma ora dovrà fare i conti con l’infortunio a D’Auria e soprattutto capire se Billisi è un giocatore in grado di vestire una casacca prestigiosa come quella verdeazzurra oppure no. Finora ha deluso le attese. Senza scossoni, e pronti alla smentita del campo, sembra comunque che le attuali prime tre possano andare fino ai play off tranquillamente. Dietro è bagarre. Il Ceci&Negri Parma che ha movimentato più di tutte le altre il mercato non trova ancora la continuità necessaria, anche se le tre vittorie contro Paternò rappresentano una boccata d’ossigeno non indifferente. Sembra riprendersi la Fiume costruzioni Modena che ha ritrovato in gara-3 Lucena e ha sempre una garanzia come Ventura per il primo incontro. Aver ceduto al Rho gara-2, però, le ha impedito di occupare la quarta piazza in solitario. In ogni modo la formazione emiliana ha le carte in regola per confermarsi. Chi a questo punto è autorizzato a pensare in grande è la T&A San Marino. Certo le due sconfitte di Anzio, insieme all’infortunio di Horn, sono pesanti ma una volta che si è in ballo sarebbe da irresponsabili tirarsi indietro. Mancano, per ciò che si è visto in riva al Tirreno, dei rilievi affidabili e serve maggiore tranquillità. Farsi espellere come ha fatto Rodriguez al primo K nel primo inning non è bello, soprattutto non giova alla squadra. Il Rimini tenta una faticosa risalita, fanno morale le due vittorie contro Nettuno ma per arrivare lontano non serve il passo tenuto prima della sfida con la Danesi. Anche un anno fa la squadra di Romano era nei bassifondi della classifica e poi ha saputo risalire ma con la peggiore difesa dell’A/1 (44 errori sono veramente troppi) non si arriva ai play off. La ‘serie di Paternò si è interrotta a Parma ma la squadra siciliana rispetto al passato sembra comunque essere più ‘quadrata e finora sono comunque le altre a dover inseguire per la permanenza in A/1. A fare la corsa proprio sul Paternò è l’Elettron Anzio che lascia aperta la porta per la salvezza grazie ai suoi giovani, alla buona prova di Heredia in gara 1 e di Richetti nel terzo incontro rilievo di un De Rossi inossidabile. La squadra siciliana è a quattro lunghezze, serve un cambiamento di registro soprattutto nel box (finalmente qualcosa si è visto contro San Marino ma Tavarez, per esempio, è la brutta copia di quello conosciuto fino a un anno fa) e una ‘sistemata alla difesa che ha commesso 40 errori. Chiude il Rajo Rho che almeno saluta la sua prima vittoria in A/1. E’ una squadra sulla carta ben allestita ma la differenza tra A/2 e A/1 è abissale. Il prossimo fine settimana proporrà, in chiave salvezza, un decisivo Rho-Anzio. I primi solo con una ‘tripletta potrebbero ancora sperare, i secondi vincendo tre incontri rientrerebbero nella lotta a pieno titolo. Diversamente sarà dura. Ultime considerazioni: la Reggiana è retrocessa un anno fa vincendo 15 partite, per la stagione 2004 ne serviranno almeno 20 per salvarsi e la lotta play off, invece, ci terrà col fiato sospeso fino al termine.
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