C’è chi continua a gongolarsi per il momento decisamente positivo (leggi Cincinnati e Tampa Bay) e chi deve correre ai ripari al più presto per evitare di compromettere, sin da adesso, un’intera stagione (come Cleveland e Colorado).
La doverosa apertura è per i sorprendenti Cincinnati Reds che, con la vittoria casalinga di ieri per 5-2 sui Florida Marlins, allungano a sette il totale di vittorie consecutive e consolidano la leadership nella Central Division della NATIONAL LEAGUE. Ken Griffey Jr. batte il suo 492° fuoricampo in carriera: una battuta importante (da 3 punti) arrivata al 6° inning sull’1-1, sul primo lancio di Josh Beckett dopo una base intenzionale a Sean Casey, che spiana la strada verso il successo dei Reds di Dave Miley. Da registrare anche il 7-0 di Paul Wilson sul mound.
Se la passano male i Colorado Rockies, al sesto stop di fila. Nulla da fare in casa contro i San Diego Padres usciti felici e vincenti per 11-6 su Jeff Fassero, ancora a zero vittorie.
Rinviata la gara fra St. Louis Cardinals e Pittsburgh Pirates, l’altro successo esterno è dei Los Angeles Dodgers che al Miller Park battono 5-2 i Milwaukee Brewers, a parità di valide (9): Gagne colleziona la undicesima salvezza.
Non perde il vizio con il fuoricampo Barry Bonds, anche se a corto da qualche settimana. Ieri il bomber è esploso con il suo undicesimo homer (669esimo in carriera) contribuendo al 4-1 dei San Francisco Giants sugli Arizona Diamondbacks. Lo imita Edgardo Alfonzo, a segno anche con due singoli.
Con tre fuoricampo di Tony Batista, Juan Rivera, Endy Chavez e 7 limpide riprese sul mound di Tomo Ohka, i Montreal Expos superano 3-1 gli Atlanta Braves, mettendo fine ad uno ‘streak negativo di 5 match.
Con lo stesso identico shut-out (5-0), gli Houston Astros ed i New York Mets liquidano i rispettivi avversari.
Dopo 5 sconfitte, i texani annientano i Chicago Cubs (privi di Sammy Sosa) con Roy Oswalt sul monte di lancio, aiutato nel box di battuta dai due fuoricampo di Lance Berkman e Orlando Palmeiro.
Allo Shea Stadium, Mike Piazza legna un lungo homerun da 2 punti per la undicesima volta in questa stagione. Anche Cliff Floyd spinge i Mets con un doppio e altri 2 punti. Quindi nessun problema per Steve Trachsel sui Philadelphia Phillies, solo 4 valide in 7 innings.
Come Cincinnati, sembrano attraversare un ottimo momento anche i Tampa Bay Devil Rays (quinto successo di fila, non accadeva dal 2000), anche se ultimi in classifica nella East Division della AMERICAN LEAGUE.
La squadra allenata da Lou Piniella strapazza 6-1 i ben più forti Minnesota Twins con il fuoricampo da 3 punti di Julio Lugo (4 RBI), uomo-chiave del match che ha visto esultare sul mound Victor Zambrano (8 strike-outs in 7 riprese).
Facce tristi nel clan dei Cleveland Indians, alle prese con la sesta sconfitta consecutiva, 5-4 in casa al dodicesimo inning ad opera dei Seattle Mariners: sotto 4-2 all’ottavo, riescono a pareggiare con un doppio da 2 punti di John Olerud (3/3) e poi sorpassano i padroni di casa al terzo extrainning con Raul Ibanez (3/6).
Festa al Fenway Park per il perentorio 12-2 dei Boston Red Sox sugli Oakland Athletics. Dodicesimo homerun per Manny Ramirez, in evidenza anche Mark Bellhorn che fa il suo dovere alla grande nel box con un fuoricampo e 5 punti battuti a casa, mentre Curt Schilling con i suoi 5 strike-outs incrementa il totale stagionale a 66, davanti a Pedro Martinez (63).
Anche i Kansas City Royals sfruttano il fattore campo vincendo 4-3 sui Detroit Tigers che protestano al nono inning quando si vedono annullare il punto del pari a seguito di una chiamata di interferenza dell’arbitro di seconda Bucknor. Con corridori agli angoli ed un out, Ivan Rodriguez batte in diamante verso l’interbase Angel Berroa che assiste in seconda base verso Desi Relaford, che a sua volta gira in prima base per il doppio gioco ma Rodriguez è salvo (per l’arbitro di prima Meriwether), permettendo ad Alex Sanchez di segnare il pareggio dopo essere partito dal cuscino di terza. L’umpire di seconda Bucknor segnala però l’interferenza di Carlos Guillen, dichiarando nullo il punto e chiusa la partita.
Infine, si impongono in trasferta i New York Yankees (11-3 degli uomini di Joe Torre sui Baltimore Orioles del suo ex-coach Lee Mazzilli, fuoricampo da 3 punti di Alex Rodriguez) e Texas Rangers (7-4 sui Chicago White Sox, settima vittoria per il trentanovenne Kenny Rogers).
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