Meno male. La prima giornata di ritorno restituisce un po’ d’interesse a un campionato che dopo il girone d’andata sembrava aver già espresso i suoi verdetti: Grosseto e Bologna regine, Parma e Nettuno damigelle, Anzio e Rho candidate numero uno alla retrocessione. Ma se la prima e l’ultima considerazione sono state puntualmente confermate, ecco che la corsa play-off sembra ufficialmente riaperta. Il risultato della giornata, infatti, è la tripletta del Paternò con la Danesi, adesso ufficialmente in crisi. La squadra di Bagialemani si sta giocando pian piano tutto il bonus di vantaggio accumulato nelle prime settimane e ora si ritrova a sole tre vittorie dall’emergente Città dei Normanni e dalla rediviva Telemarket. E anche stavolta i laziali hanno dovuto fare i conti con la performance negativa di Anthony Chavez (14 valide e 10 pgl in 3.1 riprese), il cui taglio sembra ormai inevitabile. Non è bastato inoltre il rientro di Ryan Miller a rivitalizzare un attacco che contro Sanchez Lopez e Torres (in garadue) ha realizzato otto valide e un punto. Al contrario, le mazze del Paternò hanno chiuso il weekend con 41 valide (8/13 per Agli, 5/7 per Casimiro) e 30 punti segnati, un bottino che legittima ambizioni da quarto posto, anche perché contemporaneamente la difesa è stata semplicemente perfetta, non commettendo alcun errore.
Le stesse speranze stanno tornando anche in casa Telemarket. Dopo l’11-16 dell’andata, il peggior bilancio di sempre, i riminesi hanno ricominciato col piede giusto, sfruttando la trasferta contro un Rho decimato da infortuni e squalifiche. Ma al di là dei problemi avversari, la squadra di Romano ha dimostrato una ritrovata efficacia sia sul monte di lancio, protagonista di un incredibile percorso netto (zero punti subiti in 25 inning), sia nel box di battuta, dove sono arrivati più fuoricampo (otto) che nell’intera andata (7). E così Saipe e Patrone sono tornati alla vittoria dopo due mesi di astinenza, mentre il line-up ne ha approfittato per risollevare le medie. La pochezza dell’avversario, ormai inevitabilmente destinato al ritorno in A2, non consente voli pindarici, ma il campionato dei neroarancioni sembra aver ancora qualcosa da dire.
Di fondamentale importanza la doppietta del Parma, che ipoteca il terzo posto ed elimina, forse definitivamente, una rivale per i play-off. La Catanoso-band, pur senza pitcher straniero, dimostra ancora una volta grande freddezza e solidità nelle partite strette, vincendo due battaglie tiratissime e pagando poi dazio in garatre. A fare la differenza è stato il più attrezzato bullpen dei ducali, che, soprattutto in garauno, sono riusciti a ruotare i pitcher nella maniera giusta. Alla Fiume, invece, non è bastato il trio Ventura-Lucena-Toriaco, che pur protagonista di prestazioni solidissime ha dovuto incassare due sconfitte.
Dulcis in fundo la regina Grosseto, ancora una volta imbattibile. Ci ha provato l’Anzio, uscendo sempre con l’onore delle armi, ma dodici valide complessive e un solo punto segnato non potevano bastare per strappare una vittoria alla corazzata Prink. Di sicuro l’Elettron non si è ancora rassegnata al penultimo posto e ha ancora buone chance, anche se la classifica comincia a essere allarmante. Al contrario, la solidità dei maremmani esce ancora una volta confermata da una rotazione lanciatori davvero intoccabile: Navarro sa gestire alla perfezione le sue risorse, Rollandini continua la sua incredibile corsa senza concedere punti, e non sottovalutiamo un De Santis che vale i compagni di reparto in tutto e per tutto. Se proprio vogliamo trovare una nuvoletta, il box di battuta non è stato esplosivo come sempre. Vedremo nelle prossime settimane se coinciderà con un inevitabile calo fisiologico o se il risparmio di energie è un’altra virtù di questo inarrestabile Grosseto.
Aspettando il recupero tra T&A e Italeri per avere un quadro definitivo della classifica, non cambiate canale: questo è un campionato che ha ancora molto da dire.
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